La prima tappa del Tour of Qatar, 145.2 km da Katara Cultural Village a Dukhan Beach, va a Brent Bookwalter. La frazione s'è decisa in uno sprint ristretto, con gli ultimi 80 km che hanno visto il gruppo frazionarsi in tre tronconi. Ai -18 se ne vanno in quattro: Schär, Curvers, Eisel et Rollin. Nel mentre il terzo gruppo, contenente Cavendish, rientra verso la testa della corsa ed i fuggitivi vengono ripresi. Partono in contropiede allora Rast, Bookwalter ed Elmiger, che ai -3 km hanno 25" sul primo gruppo inseguitore, il più folto.
Si infiamma il Mondiale professionisti: al quinto giro del circuito di Valkenburg i due gruppetti di attaccanti si sono ricompattati dopo il Cauberg, e sulla salita simbolo di questa gara c'è stato l'attacco di Alberto Contador (che aveva già saggiato le forze degli avversari alla tornata precedente).
Matti Breschel, dopo due anni corsi in Rabobank, torna da Bjarne Riis, alla squadra che l'ha lanciato e con cui ha disputato 6 stagioni (dal 2005 al 2010). Il 28enne danese infatti ha firmato un biennale con la Saxo Bank-Tinkoff per le stagioni 2013 e 2014. «Da quando Matti ha lasciato il nostro team un piao di stagioni fa - ha affermato Bjarne Riis - ho sperato che prima o poi tornasse. Conosco Matti e so cos'è capace di fare sui pedali: se si trova in forma non ho dubbi, può competere per vincere le Classiche o addirittura i Mondiali. Insieme lavoreremo per quest'obiettivo.
Un'altra bella vittoria per Philippe Gilbert alla Vuelta, dopo quella ottenuta a Barcellona il 26 agosto. Oggi, nella 19esima tappa, da Peñafiel a La Lastrilla, il belga si è imposto con un allungo sullo strappetto finale. Tappa che ha visto dapprima in fuga Vicente Toribio e Aitor Galdos, ripresi a 22 km dal traguardo, e che poi si è vivacizzata nel finale. Ai 3 km è scattato Egoitz García, preso e staccato ai 2 km da Roche, Breschel, Flecha e Degenkolb. Il gruppo dei migliori, tirato da un ottimo Ballan, ha però chiuso dopo l'ultimo chilometro, quindi ai 500 metri è partito Gilbert.
L'ultima vittoria di Matti Breschel risaliva ai primi giorni di agosto del 2010 ma fin dall'inizio dell'anno successivo il corridore danese è stato pesantemente bersagliato dalla sfortuna e dai problemi di carattere fisico ed era rimasto a secco fino ad oggi.