L'ottava ed ultima tappa del Tour of Britain, 147.8 km da Reigate a Guildford, vede la vittoria dell'iridato Mark Cavendish. Il velocista dell'Isola di Man ha preceduto allo sprint Boy Van Poppel e Fabio Sabatini. Quarto Russell Downing mentre al quinto posto troviamo un altro italiano, Cesare Benedetti. La classifica generale viene vinta da Jonathan Tiernan-Locke, che dopo aver preso la maglia oro nella 6a tappa a Caerphilly non l'ha lasciata più ed unisce la vittoria del Tour of Britain a Giro del Mediterraneo, Tour du Haut Var e Tour Alsace come grandi successi del 2012.
Anche nel 2013 il Team NetApp (che diventerà Team NetApp-Endura dalla fusione con la squadra britannica) avrà tra le proprie fila un corridore italiano: il trentino Cesare Benedetti, infatti, ha rinnovato il suo contratto con la squadra diretta da Ralph Denk assieme ad altri otto corridori. Benedetti, 25enne di Rovereto, corre con la squadra tedesca dal 2010 ed in questa stagione ha vestito la maglia di leader alla Coppi & Bartali e ha fatto parte della squadra che ha corso il Giro d'Italia.
Da Pergine a Borgo Valsugana, 254.7 km che stabiliranno chi per i prossimi 12 mesi vestirà il tricolore. Un tratto in linea di 47.1 km precederà un circuito di 13.8 km da ripetere 15 volte. Naturalmente il dorsale numero 1 è del campione uscente Giovanni Visconti, che troverà una concorrenza agguerrita. Nibali e Cunego, certo, ma attenzione ai trentini come Cesare Benedetti o Moreno Moser, con quest'ultimo che attraversa un periodo di forma strabiliante.
Il tappone dolomitico che vedeva gli atleti partire da Treviso e, dopo aver affrontato Manghen, Passo Pampeago, Passo Lavazè, l'arrivo terribile all'Alpe di Papeago va a Roman Kreuziger. Parte la fuga subito dopo 11 km di corsa, al suo interno 17 uomini: Sella, Pirazzi, Flecha, Santaromita, Pauwels, Garate, Malori, Ventoso, Zeits, Hansen, Benedetti, Cazaux, Ignatiev, Guardini, Haedo, Casar, Rohregger. Gruppo che insegue a 7'50". Guardini perde contatto sulle prime rampe del Manghen.
Cesare Benedetti, trentino della NetApp, è stato in fuga tutto il giorno ed ha ottenuto un buon quinto posto a Porto Sant'Elpidio: «Era un mio obiettivo andare in fuga in questa tappa, ci pensavo già dalla Danimarca. Sul Passo della Cappella si è visto che Rubiano aveva una marcia in più. Poi Lastras è caduto e siamo rimasti in cinque. Rubiano se n'è andato ma noi, dopo tutta la fatica fatta, ci tenevamo ad arrivare. Malori mi ha chiesto di tirare, voleva prendere la maglia rosa. Sul percorso non c'era un metro di pianura, si sapeva. È una particolarità delle Marche»
Con una splendida impresa in solitaria Miguel Ángel Rubiano Chávez conquista la sesta tappa del Giro d'Italia, da Urbino a Porto Sant'Elpidio atttraverso le colline marchigiane. Dopo 25 km se ne vanno Benedetti, Malori, Rubiano, Dyachenko, Rollin, Lastras, Golas, Roberts (il più avanzato in classifica a 41" da Navardauskas), Bauer, Kuschynski e Smukulis. Kuschinski, Rollin e Roberts si staccano sul Passo della Cappella. Lastras cade nella discesa con Bauer. L'uno si tocca la clavicola, l'altro riparte.
Si correrà domani la Rund um den Finanzplatz, 200 km con partenza da Eschborn ed arrivo a Francoforte. Il dorsale numero 1 spetta al campione uscente John Degenkolb che tuttavia non sarà l'unico protagonista. L'Omega Pharma QuickStep avrà in Ciolek la sua punta mentre André Greipel correrà con la Nazionale tedesca. Barta ed Huzarski saranno parte della tedesca NetApp, tra i quali vi sarà l'italiano Cesare Benedetti. A proposito di Italia, ecco la Liquigas, con Daniele Ratto e Moreno Moser come punte.