È John Degenkolb il vincitore di una Vattenfall Cyclassics che si conclude come tante altre volte in passato in volata. La classica di Amburgo, 246 km con la salita del Waseberg da ripetere quattro volte, ha visto nella mattinata la fuga di Garikoitz Bravo (Euskaltel Euskadi), Jonas Aaen Jørgensen (Saxo-Tinkoff), Julian Kern (AG2R La Mondiale) e Michael Schwarzmann (NetApp-Endura), per poi movimentarsi come di consueto sul penultimo Waseberg.
Vittoria targata Vacansoleil in Belgio, con Björn Leukemans che ha vinto la Druivenkoers a Overijse, esattamente come un anno fa, quando proprio in questa gara aveva ottenuto il suo ultimo successo (ma a dire il vero il belga aveva vinto pure nel 2010 e nel 2011: siamo alla quarta consecutiva per lui). Nel 2012 fu un'affermazione in solitaria, stavolta il 36enne di Deurne ha piegato due compagni d'azione, Jurgen Van Goolen e Kenneth Van Bilsen, finiti nell'ordine alle sue spalle.
Corsa combattutissima e molto aperta, come quasi sempre accade nelle classiche e semiclassiche belghe, il GP Stad Zottegem oggi. Sin dall'inizio gruppo in fibrillazione, con 32 corridori (tra i quali Cesare Benedetti) che si sono avvantaggiati nella prima fase di gara per essere però ripresi a poco più di 80 km dalla fine. Da quel punto e fino ai -60, nuovi contrattacchi sono andati a comporre un gruppetto che è arrivato a contare 20 unità, tra cui Marco Marcato.
La quarta tappa del Tour de Pologne, 2231.5 km da Tarnów a Katowice, doveva vedere come ieri un esito in volata ma Taylor Phinney sorprende tutti con un'azione fantastica e va a vincere con un assolo durato oltre 7 km. Subito in fuga Mínguez Ayala, Bellemakers, De Greef, Ladagnous, Benedetti, Duarte, Morajko, Gradek e Fronczak. Vantaggio massimo esiguo, 4'05" al km 27. A fine secondo giro in quel di Katowice allungano Mínguez, Bellemakers e Ladagnous, successivamente si porta in testa il portacolori della selezione polacca Kamil Gradek, che guadagna 45" sugli immediati inseguitori.
18 squadre da 6 corridori (alcune partono con 5) al via, 8 formazioni World Tour tra le altre, e per l'Italia la rappresentanza della Bardiani-CSF guidata da Modolo e Colbrelli e di altri corridori sparsi in altri team (Nizzolo, Pelucchi, Benedetti e Napolitano): il Circuit de la Sarthe inizia domani e avrà una partecipazione piuttosto qualificata, a partire dal vincitore del 2012 Luke Durbridge, che correrà ovviamente col dorsale numero 1.
Ha lavorato tanto, la Katusha, nel finale della Ronde van Limburg, per ricucire sui vari attacchi e contrattacchi che si sono susseguiti nel finale di una corsa molto combattuta. E la squadra russa ha fatto benissimo, visto che aveva un Rüdiger Selig in grado di colpire, e che poi il tedesco ha effettivamente assestato la botta vincente in vista del traguardo. Fuga di 14 uomini nella prima parte di gara (presenti anche Proni, Boem e Benedetti), poi un quintetto con Marco Canola, Hagenaars, Kritskiy, Tankink e Lammertink è andato in contropiede a circa 60 dal traguardo.