Petr Vakoc sorprende il gruppo nella seconda tappa del Giro di Polonia. Da Toruń a Varsavia, 226 km totalmente piatti con circuito finale. In fuga Petr Vakoc (Omega Pharma-Quick Step), Przemyslaw Kasperkiewicz (Polonia) e Bartlomiej Matysiak (CCC Polsat), con il ceco dell'Omega che lascia la compagnia alla porte di Varsavia, quando mancano 30 km. A due giri dal termine ha 1'48" su un gruppo addormentato, all'ultimo passaggio il plotone accusa 1'23". Il gruppo è regolato da Michael Matthews, a 21", che pensa non ci siano più fuggitivi ed esulta.
Si presenta con una nuova veste la Clásica di San Sebastián, gara in linea basca che si disputerà domani. Nei 219.2 km con partenza ed arrivo nella cittadina dei Paesi Baschi vedrà infatti nel finale la nuova salita di Bordako Tontorra, 2.5 km al 9% di pendenza media ma punte anche al 22%. Un trampolino per Purito Rodríguez e simili. Al via 152 corridori (13 italiani), con Tony Gallopin, campione uscente col numero 1. Gianni Meersman viene da un buon periodo di forma, Alejandro Valverde ed Igor Antón vogliono riscattare un un Tour da bicchiere mezzo vuoto.
Notizia nell'aria da tempo che ora diventa ufficiale: nel 2015 Nacer Bouhanni vestirà la maglia della Cofidis, formazione con cui ha stretto un accordo per due stagioni. Bouhanni lascia così la FDJ dopo 4 anni ed un bottino che attualmente conta ben 27 successi: il 24enne velocista di origini algerine verrà seguito anche dal fidato compagno di squadra Geoffrey Soupe che passerà anch'egli dalla FDJ alla Cofidis. Oltre a questo doppio colpo la Cofidis ha annunciato anche l'ingaggio di Steve Chainel dall'AG2R e l'arrivo del canadese Dominique Rollin, ex FDJ ma senza squadra quest'anno.
Ancora non ci crede Jean-Christophe Péraud di aver centrato il secondo gradino del podio al Tour de France. È un sogno che si realizza a 37 anni. Se glielo avessero detto qualche mese fa (o forse anche solo qualche giorno fa) sarebbe scoppiato in una gran risata. E, invece, il sogno è diventato realtà. Oggi, sugli Champs-Elysées, c'era lui col vincitore Vincenzo Nibali e col terzo classificato, il connazionale Thibaut Pinot. L'impresa è doppia, non solo per se stesso, ma anche per la Francia, che dal 1997 (l'ultimo era stato Richard Virenque) aspettava un francese sul podio di Parigi.
Non riesce quasi a parlare Jean-Christophe Péraud sul traguardo di Périgueux. L’emozione è tanta e tante sono le lacrime di gioia che non riesce a trattenere quando si rende conto di aver fatto suo il podio del Tour de France. Il secondo posto dietro al vincitore. «Sono veramente felice. È una grande soddisfazione. Il mio obiettivo iniziale era di arrivare nei primi 5. Il ritiro di Froome e Contador ha aperto nuove possibilità per tutti. E io sono riuscito a prendermi questo secondo posto. È una gioia immensa».
Dopo aver superato la linea d'arrivo si è fermato a riprendere fiato Romain Bardet. Poi qualcuno gli ha comunicato che aveva perso la quinta posizione in classifica generale per soli due secondi. «Due secondi?» ha esclamato incredulo e arrabbiato. Una maledetta foratura negli ultimi 10 km di gara gli ha impedito di arrivare nei primi cinque di questo Tour de France: «Questa è davvero dura da digerire! Non avevo più informazioni sulla mia gara. Negli ultimi due km la radio non funzionava più.