Vittoria di Winner Anacona nella nona tappa della Vuelta a España, la Carboneras de Guadazaón-Aramón Valdelinares, arrivo in salita su cui si è consumato anche un ribaltone in classifica, con Nairo Quintana che diventa leader della generale.
Sorpresa spagnola a Poitiers, traguardo della quinta ed ultima tappa del Tour du Poitou Charentes: ad imporsi in mezzo ai velocisti è stato Jesús Herrada della Movistar che su questo stesso arrivo aveva brindato anche nel 2013. Il 24enne della Movistar ha beffato tutto partendo lungo e battendo al fotofinish il belga Jan Bakelants: un po' di rimpianto forse per la Bardiani-CSF che ha piazzato Nicola Ruffoni al terzo posto e Sonny Colbrelli al quinto; per gli italiani è arrivato anche il settimo posto di Mauro Finetto (Neri Sottoli).
La settima tappa della Vuelta a España, 169 km da Alhendín ad Alcaudete, vede la vittoria solitaria di Alessandro De Marchi, già uomo più combattivo del Tour de France. Vanno in fuga, dopo tanti tentativi, Ryder Hesjedal, Hubert Dupont, Johann Tschopp ed Alessandro De Marchi, con un vantaggio che supera i 5'. Dietro il gruppo cincischia e così i fuggitivi perdono poco terreno. Nel finale cade Hesjedal, De Marchi resta con Tschopp ed a 13 km dal traguardo di Alcaudete va via da solo. Alle sue spalle Dupont, Hesjedal e Tschopp, gruppo a 3'22 quando mancano 3 km all'arrivo.
Continua l'incredibile serie nera di Chris Froome: l'anglokenyano è caduto ancora, all'inizio della settima tappa della Vuelta a España, pochi chilometri dopo la partenza da Alhendín. Il corridore della Sky, che sulle prime non dava l'impressione di aver subìto conseguenze, ha poi perso contatto dal gruppo sulla prima salitella di giornata, l'Alto de Íllora, arrivando a cedere un minuto rispetto al gruppo della maglia rossa controllato da Movistar e Tinkoff. Per fortuna di Froome la tappa non è difficilissima, c'è quindi per lui la possibilità di salvare il salvabile, almeno per oggi.
La semitappa del pomeriggio del Tour du Poitou Charentes, una crono di 23.4 km da Availles a Jourdain, vede Sylvain Chavanel imporsi nettamente. Il francese della IAM Cycling ha coperto la distanza in 29'04", precedendo di 44" il canadese Svein Tuft e di 58" il francese Cyril Lemoine. A 1'13" e 1'15" la coppia britannica composta da Stephen Cummings ed Alex Dowsett. Alla luce di quanto accaduto nel pomeriggio, Chavanel è il nuovo leader della corsa.
Primo arrivo in salita, duro ma non lunghissimo, nella sesta tappa della Vuelta a España. Vittoria di un grandissimo Alejandro Valverde, con tanto di maglia roja, a La Zubia. Nei 167.1 km con partenza da Benalmádena ed arrivo appunto a La Zubia fuga a due di Lluís Mas Bonet (Caja Rural) e Pim Ligthart (Lotto Belisol). Vantaggio massimo di 14'22" dopo 51 km, poi il gruppo si rifà sotto, tirato dapprima dalla Garmin-Sharp, poi da Movistar ed Orica.
La quinta tappa della Vuelta a España, 180 km, con partenza da Priego de Córdoba ed arrivo a Ronda, vede la vittoria di John Degenkolb su Nacer Bouhanni e Moreno Holfand. Subito in fuga Tony Martin (Omega Pharma-Quick Step) e Pim Ligthart (Lotto Belisol), ma il gruppo, con il Campione del Mondo a cronometro là davanti, non lascia più di due minuti alla fuga. Martin si sfila e resta Ligthart al comando. Ma a 38 km dal traguardo la Tinkoff-Saxo, fiutando il vento laterale, apre un ventaglio e spezza il gruppo in tre tronconi.