La BMC conferma a Richmond di essere la più forte nella cronosquadre: la formazione americana ha rivinto il titolo mondiale nella specialità, chiudendo la prova di 38.8 km con il tempo di 42'07" alla media di 54.969 km/h; al secondo posto la Etixx-Quick Step a 11", podio completato dalla Movistar a 30" dai vincitori.
La sesta tappa del Tour of Britain, 192.7 km da Stoke-on-Trent a Nottingham, vede la vittoria di Matteo Trentin. La frazione è vissuta sulla fuga dello stesso Matteo Trentin, oltre a Stefan Kueng, Jens Debusschere e Gorka Izagirre. Nel finale Trentin ha allungato da solo, ma ai -3 Edvald Boassson Hagen ha chiuso in prima persona, lasciando lì il gruppo e raggiungendo il corridore della Etixx ai -2. Trentin e Boasson Hagen prendevano margine, con il norvegese sempre in testa, mentre dal gruppo provava ad uscire Chris Anker Sørensen.
Caduto ieri nella discesa di Crosara e ritiratosi poco dopo dal Giro d'Italia, il giovane talento svizzero Stefan Küng ha riportato una frattura da compressione alla vertebra T9. Il corridore della BMC non è riuscito ad evitare due corridori della CCC Sprandi che sono caduti davanti a lui e nell'impatto ha riportato questo serio infortunio che lo costringerà ad uno stop abbastanza lungo: secondo Max Testa, dottor della BMC, il rientro del corridore non potrà avvenire prima di 12-16 settimane.
La cronometro individuale del Giro di Romandia vede la vittoria del tre volte iridato Tony Martin. Nei 17.3 km attorno a Losanna il fuoriclasse della Etixx-QuickStep ha corso in 23'17", battendo Simon Spilak (a 11") ed Ilnur Zakarin (a 13"). A 19" troviamo Jurgen Van den Broeck, con Rohan Dennis a 22", Romain Bardet a 24", Jonathan Castroviejo a 25", Stef Clement a 26", Rafal Majka a 28" e Steve Morabito a 31".