La bruttissima caduta avvenuta oggi nell'ultimo chilometro della seconda tappa del Giro di Turchia ha lasciato diverse conseguenze sul corpo di Mark Renshaw: l'australiano della Blanco, primo a finire a terra a più di 60 km/h, s'è rotto una clavicola e ha perso un dente nell'impatto al suolo; inoltre Renshaw resterà una notte in osservazione in ospedale a causa di una commozione cerebrale quindi il prima possibile volerà in Olanda ad Amersfoort per farsi operare alla spalla.
Prenderà il via domani con la Alanya-Alanya (143.3 km) il Presidential Cycling Tour of Turkey, corsa a tappe che si snoderà attraverso otto frazioni per la Turchia, concludendosi domenica prossima con la consueta passerella di Istanbul. Saranno decisivi ai fini della classifica generale finale gli arrivi in salita di Elmali (Göğübeli), nella terza tappa, e di Selcuk, nella sesta tappa, come nel 2012 la salita di Elmaili lanciò al successo Ivaïlo Gabrovski, poi risultato positivo all'EPO.
L'Amstel Gold Race premia il coraggio di Roman Kreuziger, che con una bellissima azione da passista stacca i compagni di fuga ai -7 km ed arriva in solitaria sul nuovo traguardo della corsa. La gara si è decisa soltanto all'ultimo giro, con un gruppo che è evaso dal plotone principale, raggiungendo Astarloza, in testa fin da stamane. Questi gli attaccanti: Weening, Kreuziger, Marcato, Giampaolo Caruso, Nordhaug, Grivko ed Astarloza. Ai piedi del Bemelerberg il vantaggio dei 7 battistrada sul gruppo tirato dall'Omega Pharma Quickstep era però di soli 15".
Dopo il Keutenberg ed il penultimo Cauberg, con l'ultima tornata che ha avuto inizio, la situazione si fa interessante all'Amstel Gold Race. In testa sempre Astarloza, scattato sul Gulpenerberg. Il portacolori dell'Euskaltel- Euskadi comanda su un gruppetto formato da Weening, Grivko, Tanner, Nordhaug e Pliuschin. Sul penultimo Cauberg Cunego viene ripreso, Marcato scatta e viene seguito da Kreuziger, Giampaolo Caruso. I tre rientrano sul "gruppo Weening" ed ha circa 20" sul plotone. Sono ora quindi 8 gli inseguitori.
Marcel Kittel si ripete e, 12 mesi dopo, rivince lo Scheldeprijs. Lo sprinter tedesco ha avuto ragione, in un bel testa a testa, di un Mark Cavendish partito troppo dietro nella volata. Al terzo posto si è piazzato Barry Markus, che sul rettilineo finale ha fatto un po' a spallate con Theo Bos; quarto Andrea Guardini, dopo aver battezzato - abbastanza correttamente - la ruota di Cavendish; in quinta posizione ritroviamo Alexander Kristoff. Fortunatamente non ci sono stati i capitomboli che troppo spesso in passato hanno caratterizzato i finali di questa prova.
Si sapeva da tempo che Robert Gesink avrebbe disputato il Giro d'Italia, ora la Blanco ufficializza i 9 che saranno schierati al via della corsa rosa. Intorno a Gesink ci saranno Bobridge, Clement, Gárate, Kelderman, Kruijswijk, Martens, Tjallingii e Wynants. Una formazione decisamente competitiva dopo qualche anno in cui la ex Rabobank si presentava al Giro con uno schieramento giovane e senza prime punte.