Tour of Turkey 2013: Volatona? No, cadutona - Kruopis resta in piedi e vince, Coledan ci prova ma è 2°
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2013
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013
- Belkin Pro Cycling Team 2013
- Lotto Belisol Team 2013
- Orica - GreenEDGE 2013
- Team Argos - Shimano 2013
- Ahmet Orken
- André Greipel
- Clément Koretzky
- Danilo Napolitano
- Duber Armando Quintero Artunduaga
- Fabricio Ferrari Barcelo
- Graeme Brown
- Jonas Vangenechten
- Junya Sano
- Marcel Kittel
- Marco Coledan
- Mark Renshaw
- Piotr Gawronski
- Theo Bos
- Uomini
dal nostro inviato
Doveva essere volatona ed è invece stata cadutona. La grande attesa, lunga 150 km, per la rivincita allo sprint dopo il successo di ieri targato Kittel, è terminata a 600 metri dal traguardo quando Mark Renshaw, che occupava la seconda posizione, ha provocato una caduta di dimensioni apocalittiche.
In pochi sono riusciti a sfuggire al groviglio e tra questi il lituano Aidis Kruopis è stato il più scaltro nell'affrontare le poche centinaia di metri che rimanevano per tagliare il traguardo, andando a cogliere la sua prima vittoria stagionale.
Il corridore della GreenEDGE, che l'anno scorso con Goss aveva fatto incetta di piazzamenti, ha rimontato proprio negli ultimi metri il generoso Marco Coledan che, uscito incolume dalla caduta, ha pensato bene di tirare dritto senza guardare. E il trevigiano ha di che rammaricarsi perché solo Kruopis è riuscito a saltarlo rendendo la beffa ancora più amara.
Dietro di lui, per un soffio, André Greipel. Grazie al terzo posto il tedesco conquista la maglia di leader che avrà l'onore di vestire solo domani visto che l'arrivo in salita della terza tappa stravolgerà la classifica.
I corridori sono arrivati poi man mano uno dietro l'altro con la paura dipinta in faccia e la consapevolezza di essere stati abbastanza fortunati. Renshaw è stato l'ultimo a rialzarsi e a tagliare il traguardo ma, una volta fatto questo, è stato portato in ospedale dove gli è stata riscontrata la rottura della clavicola (stesso discorso per Vangenechten della Lotto Belisol). Per tutti gli altri corridori finiti a terra, quasi tutti quelli che erano nelle prime 20 posizioni, botte e ferite da ingranaggi meccanici. Quelli che se la sono vista peggio sono stati i ciclisti che si trovavano nella parte di sinistra della carreggiata dove il gruppo si è praticamente collassato sulle transenne oltre le quali è pure volata la bici di Danilo Napolitano.
E così è stata purtroppo una caduta a prendersi la ribalta della seconda tappa (ad Antalya tra l'altro anche nel 2010 c'era stata una spaventosa caduta con epilogo finale molto simile a quello di oggi) con il Team Blanco di nuovo protagonista in negativo. Dopo la defaillance di ieri, la squadra olandese era stata chiara nelle dichiarazioni del mattino. La squadra di Bos avrebbe cercato di uscire fuori solo nel finale per evitare di sprecare energie preziose. E in effetti il piano stava riuscendo benissimo.
Ripreso ai -7 il multicontinentale gruppetto protagonista della fuga che ha caratterizzato la tappa (Koretzky, Ferrari, Gawronski, Quintero, Sano e il giovanissimo turco Örken), al passaggio dallo striscione dell'ultimo kilometro la squadra olandese aveva organizzato un mini trenino per consentire a Bos di fare la sua bella volata: Brown in testa, Renshaw in seconda ruota e l'olandese in terza posizione. Senonché l'inspiegabile caduta dell'australiano ha stravolto i programmi di tutti i velocisti regalando il sorriso solo a Kruopis e, in parte, al nuovo leader Greipel.
Neanche il tempo di leccarsi le ferite che domani si sale verso il primo dei due traguardi che potranno assegnare la vittoria dell classifica generale del Giro. 153 km da Antalya ad Elmali con gli ultimi 10 km impegnativi e in grado di fare grossi distacchi. L'anno scorso si impose a sorpresa il bulgaro Gabrovski che poi meno sorprendemente venne beccato positivo all'Epo. Quest'anno, non essendoci un grosso favorito, sarà lotta dura fino ai 2000 metri di altitudine del Gogubeli e potrebbe di nuovo rispuntare un outsider.