La quarta tappa del Giro di Svizzera, da Aarberg a Trimbach-Olten, va ancora ad un maestoso Peter Sagan. Al km 26 provano ad andasene Gavazzi, Kohler, Roy, Stybar, Agostini, Peterson, Monfort, Rojas, Bertogliati, Astarloza, De Clercq, Albasini e Zandio. Sullo Scheltenpass va via la fuga, con i nove atleti che resteranno davanti per buona parte della tappa: Cataldo, Hayman, Kohler, Rast, Pérez Moreno, Minard, Paulinho, Mejías Leal, Vandborg. Dario Cataldo è il meglio piazzato in classifica e con il gruppo maglia gialla a 2'30" è leader virtuale della corsa.
Era un diventato un po' l'enigma del nostro ciclismo: Francesco Masciarelli, uno dei più promettenti corridori italiani, da un paio d'anni non riesce più a esprimersi ai suoi livelli, ed era addirittura fermo dal Tour Down Under. Contattato da Giulia De Maio di Tuttobiciweb, l'atleta abruzzese ha svelato il problema che lo attanaglia da tempo: «Dopo aver corso in Australia sono stato costretto a fermarmi per motivi di salute. Mi è stato riscontrato un microadenoma all'ipofisi, insomma un piccolo tumore benigno che mi crea parecchi problemi a livello ormonale.
È Cadel Evans che batte il primo colpo in ottica Tour e va a vincere la prima tappa del Criterium del Delfinato, 187 km da Seyssins a Saint-Vallier. Vanno in fuga al km 4 Bernaudeau, Irizar, Vanmarcke e Tjallingii. Edet e Doi si aggiungono successivamente. Vantaggio massimo di oltre 14' sul gruppo. Prima della Côte de la Poulardière, al km 47, cadono Pierrick Fedrigo e Samuel Sánchez. Mentre il transalpino rientra subito nel plotone, il portacolori dell'Euskaltel Euskadi perde terreno ed ha 4' dal gruppo maglia gialla. Per lui si ipotizza una frattura alla costola.
È iniziato con una vittoria di Luke Durbridge il Criterium del Delfinato. Nei 5.7 del cronoprologo di Grenoble è stato l'australiano ad imporsi su Wiggins e Grivko. Tanti big partono tra i primi in quanto nel tardo pomeriggio è prevista pioggia. Subito bene Cadel Evans, staccato di 6" dal connazionale Durbridge, che si porta in testa alla corsa. L'iridato contro il tempo Tony Martin corre con la strada bagnata e paga 5" a Durbridge ma tutti i corridori tendono a rischiare meno, nonostante il percorso preveda solo cinque curve, di cui due tornanti.