Una lunghissima fuga di corridori ha deciso il GP du Canton d'Argovie di Gippingen: dopo pochi chilometri, infatti, sono usciti dal gruppo Sergey Lagutin, Vladimir Gusev e Georg Preidler che pedalando con grande accordo sono riusciti a guadagnare sul gruppo un margine considerevole che gli è bastato per resistere fino alla fine. Nella volata ristretta per il successo il più forte è stato l'uzbeko della Vacansoleil Lagutin con Gusev 2° ed il giovane Preidler 3°.
Era la tappa della verità, una cronometro molto tecnica nel centro di Milano. Sui 28.2 km la sfida per la rosa era tra Hesjedal e Joaquim Rodríguez (anche se De Gendt insidiava il terzo posto di Scarponi). La vittoria di tappa va a Marco Pinotti, nettamente superiore, mentre la rosa è del canadese Ryder Hesjedal, vero outsider della corsa rosa. Subito un colpo di scena, con il terzo a partire, nonché uno dei favoriti, Taylor Phinney, che sbaglia strada (non sarà l'unico) e perde tempo.
Era la tappa regina, questa che arrivava sul Passo dello Stelvio. Se la prende Thomas De Gendt, che arriva da solo dopo un'impresa bellissima. Se ne va subito una fuga di 14 uomini: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa. Vantaggio che fatica a salire ma che nei pressi dell'Aprica è a 3'10". Dietro tira la Colnago-CSF Inox di Pozzovivo. All'Aprica il vantaggio è di 4'04". A Teglio Rabottini transita per primo e conquista matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore. Il gruppo insegue a 5'58".
Ai piedi dello Stelvio situazione rimescolata rispetto al Mortirolo. Sette al comando: Zaugg, Nieve, Cunego, Izagirre, Amador, Kangert e De Gendt. Il gruppo maglia rosa è tirato dalla Garmin di Hesjedal e viaggia a 3'41". Scarponi e Basso sono alle calcagna del canadese e della maglia rosa Joaquim Rodríguez ma il vero pericolo è Thomas De Gendt.
Meglio tardi che mai. Al Circuito della Lorena arriva la prima vittoria stagionale dell'AG2R La Mondiale, che con Sébastien Hinault conquista la terza tappa, 200.5 km da Pompey a Neufchâteau. Hinault ha preceduto allo sprint il leader della corsa Nacer Bouhanni ed il nostro Marco Marcato. Bene anche gli altri italiani, con Giuseppe De Maria sesto e Riccardo Chiarini ottavo. In classifica generale, dopo tre tappe, Bouhanni è primo su Hinault e Marcato (a 12") mentre Steven Tronet è a 16". Domani 4a tappa, 157.5 km da Briey a Metz
Matteo Carrara non ha avuto un grandioso inizio di Giro, tra una caduta («Ho picchiato il ginocchio sinistro, ma nulla di grave») e parecchi minuti di ritardo («Ma non ero qui per curare la classifica, quindi va bene così»). Ora ha in mente qualche fuga («Nella tappa di Lago Laceno speravo che la salita iniziale lanciasse un attacco importante, ma si è rivelata troppo facile»), ma fa lo scaramantico: «Mi sono segnato le tappe in cui attaccare, ma non me le ricordo... non ve le voglio dire!».
Arrivo con sorpresa a Villers-Bocage, seconda tappa del Tour of Picardie: la volata è appannaggio di Bouhanni (FDJ), ma l'atleta francese viene squalificato e così il successo va a Kenny Robert Van Hummel della Vacansoleil: per lui è la prima stagionale. Secondo Poulhiès (Saur) e terzo Degenkolb (Argos), che dunque continua a guidare la classifica con 4" di vantaggio su Van Hummel in base agli abbuoni.