Giro d'Italia, la crono della verità incorona Hesjedal. Rodríguez 2°, De Gendt 3° (Scarponi 4°). A Pinotti la tappa
- GIRO D'ITALIA 2012
- BMC Racing Team 2012
- Garmin - Sharp 2012
- Lampre - ISD 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Vacansoleil Pro Cycling Team 2012
- Alex Rasmussen
- Geraint Thomas
- Ivan Basso
- Jesse Sergent
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Maciej Bodnar
- Marco Pinotti
- Michele Scarponi
- Ryder Hesjedal
- Svein Tuft
- Taylor Phinney
- Thomas De Gendt
- Uomini
Era la tappa della verità, una cronometro molto tecnica nel centro di Milano. Sui 28.2 km la sfida per la rosa era tra Hesjedal e Joaquim Rodríguez (anche se De Gendt insidiava il terzo posto di Scarponi). La vittoria di tappa va a Marco Pinotti, nettamente superiore, mentre la rosa è del canadese Ryder Hesjedal, vero outsider della corsa rosa. Subito un colpo di scena, con il terzo a partire, nonché uno dei favoriti, Taylor Phinney, che sbaglia strada (non sarà l'unico) e perde tempo. Il primo leader serio è Alex Rasmussen, subito sopravanzato da Jesse Sergent, che copre i 28.2 km in 33'59". Bodnar scalza Tuft dal terzo posto chiudendo a 22" da Sergent. Deve passare un'ora prima che Geraint Thomas abbassi di 14" il miglior tempo fatto segnare da Sergent e si issi in prima posizione facendo segnare un 33'45". Pinotti come un fulmine fa segnare il miglior tempo a tutt'e due gli intermedi e sul traguardo stacca un 33'06" che lascia a 39" Geraint Thomas. Lo specialista Larsson chiude con il 5° tempo. Partono i migliori in classifica e la sfida per la rosa è tra Hesjedal ed il primo, Joaquim Rodríguez, che deve difendere 31". De Gendt è determinato a strappare a Scarponi la terza piazza, giacché il marchigiano perde secondi sin dalle prime battute. Dai primi chilometri Hesjedal ha già rosicchiato 13" alla maglia rosa Joaquim Rodríguez mentre al primo intermedio il catalano paga 29" al canadese. Gli restano 2" da gestire per non perdere la maglia ma subito dopo il ritardo sale a 31": sarebbero a pari tempo in quel momento ma Hesjedal viaggia nettamente più spedito nonché deciso (anche De Gendt non scherza affatto). Joaquim Rodríguez ripone i sogni rosa quando il vantaggio di Hesjedal al secondo intermedio è di 44". La classifica di tappa vede Pinotti su Geraint Thomas (a 39") e Jesse Sergent (a 53"). La classifica finale vede Ryder Hesjedal precedere Joaquim Rodríguez di 16" e De Gendt di 1'39". Scarponi giù dal podio a 1'55", Basso 5° a 3'44". Era dal 1995 che il Giro d'Italia non vedeva un italiano sul podio finale.
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