Non era arrivata nel prologo a causa dela pioggia, la vittoria di Bradley Wiggins. È giunta oggi, oltretutto nella maniera più consueta per il britannico: la volata (seppur ristretta) Scatti e controscatti negli ultimi 20 km della tappa, il gruppo arriva a La Chaux-de-Fonds forte di una quarantina di unità. Sullo stretto rettilineo d'arrivo è Wiggins a partire in testa, Tiralongo e Westra provano a contrastare il campione britannico ma nulla possono. Pietropolli chiude in 8a posizione di tappa, Cadel Evans 13°.
Il prologo del Giro di Romandia viene deciso dalla bravura di Geraint Thomas e dalla pioggia che accompagna gli ultimi a partire. Thomas, portacolori della Sky, fa segnare un 3'29" che non verrà più superato da nessuno. Giacomo Nizzolo secondo con un 3'34", Mark Cavendish fa invece segnare un bel 3'35". Ottimo il tempo di Manuele Boaro, nono con un 3'38" fatto segnare con l'asfalto bagnato. Wiggins, grande favorito, chiude 11°, correndo anche lui con la strada bagnata. Alti anche i tempi di Durbridge e Kreuziger.
La Parigi-Roubaix entra nel vivo: quando mancano poco meno di 90 km al traguardo, e il gruppo è ormai alle porte della Foresta di Arenberg, ricapitoliamo la situazione, che vede in testa un gruppo di 12 uomini andati in fuga a meno di 200 km dal traguardo e passati da un vantaggio massimo di 4'45" (ai -114). I 12 sono Van Keirsbulck, Popovych, Dehaes, Veuchelen, Lindeman, Boucher, Morkov, Veilleux, Klemme, Mangel, Saramotins e Janorschke, e prima di Arenberg hanno circa 2'40" di margine sul gruppo fin qui spesso tirato dalla BMC.