Protagonisti di queste prime tappe del Tour de France (due tappe e due maglie gialle per uno, tutta la prima settimana in maglia a pois l'altro dopo aver vinto la tappa di Novi Ligure al Giro d'Italia), i francesi Sylvain Chavanel e Jérôme Pineau sono vicinissimi al rinnovo contrattuale con la Quick Step: «La certezza assoluta si avrà solo alla firma dei contratti - ha dichiarato a Biciciclismo.com il team manager Lefévère - ma Chavanel e Pineau sono uomini di parola, quindi diciamo che al 99% resteranno con noi».
Tra annunci, frecciate, smentite e dinieghi, la prossima Vuelta a España potrebbe veder aumentare il numero di corridori in grado di lottare per la vittoria finale - o per un buon piazzamento - non solo "grazie" al Tour de France (Fränk Schleck sarà al via, Kreuziger correrà perché in Francia è chiuso da Basso), ma anche per qualche eventuale movimento di mercato che potrebbe avvenire da qui ai giorni più imminenti del terzo grande giro dell'anno: Riccò era stato accostato alla Quick Step, ma interventuto su SportItalia ha dichiarato di voler finire la stagione con la Ceramica Flaminia; Rasmus
Cyclismag.com riprende una notizia dal Belgio per cui la Quick Step avrebbe aumentato di 1000 euro la multa di 300 decisa dall'ASO per lo spagnolo Barredo, protagonista di un vero e proprio "assalto" verso Rui Costa al termine della sesta tappa del Tour de France. Lo spagnolo, che già si era rammaricato sul proprio Twitter per il «desolante spettacolo offerto», è stato infine costretto a presentare le sue scuse ufficiali al corridore portoghese, alla Caisse d'Epargne e all'ASO.
Forse il gran caldo, forse qualche parola di troppo in gruppo oppure una manovra avventata negli ultimi chilometri della sesta tappa del Tour: fatto sta che lo spagnolo Carlos Barredo, dopo l'arrivo di Gueugnon, è andato a cercare il portoghese Rui Costa con una ruota in mano, di certo non per accarezzarlo. Ne è nata così una scazzottata tutta iberica, sedata con difficoltà dagli altri addetti ai lavori (si nota l'imponenza fisica del massaggiatore della Garmin che sul finale tiene a bada il corridore della Caisse).
Rinnovo annuale per Dario Cataldo con la Quick Step. L'abruzzese, classe '85, ha firmato difatti il contratto che lo legherà al team di Lefévère per tutto il 2011: «Sono contento di rimanere qui - spiega Cataldo nel comunicato - In questa squadra ho trovato l'ambiente ideale per lavorare bene e potere maturare sia sotto il profilo umano che professionale». Dello stesso avviso il team manager belga: «Cataldo è un corridore giovane che sta crescendo con continuità.
Positivo all'antidoping ad uno stimolante e un diuretico durante la Sei Giorni di Gand nel novembre 2008, assolto in formula piena dalla Federciclo belga nel marzo 2009 per via di una contaminazione alimentare, il belga Iljo Keisse è stato oggi squalificato di nuovo dal TAS di Losanna, ripristinando dunque la condanna di 2 anni emessa all'epoca. L'ex corridore della Topsport Vlaanderen, nel frattempo passato alla Quick Step, è stato già fermo per 11 mesi, per cui gli rimarranno da scontare 13 mesi.
Ieri sembrava una notizia certa: al posto dell'infortunato Boonen, la Quick Step avrebbe schierato al via della Grande Boucle il connazionale Wouter Weylandt, sicuramente il sostituto migliore, anche per caratteristiche (Wouter è difatti un discreto velocista). In serata, però, si è appreso che Weylandt non sarebbe stato preiscritto per il Tour de France (per questo, immaginiamo, aveva già confermato la propria iscrizione alla Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola) e quindi - come è successo per Bennati in Liquigas - l'ASO potrebbe negargli la partecipazione.