La quarta tappa del Tour de Beauce, 20 km a cronometro attorno a St-Benoît-Labre, vanno allo specialista dell'Orica-GreenEDGE Svein Tuft. Il canadese ha coperto la distanza in 27'08", precedendo di 30" Rory Sutherland e di 46" Hugo Houle. In classifica è ora Sutherland il nuovo leader davanti a Houle (a 19") e Christian Meier (a 43"). Domani penultima tappa, il circuito di Ville de Québec: 9.6 km da ripetere 13 volte per un totale di 124.8 km.
Era la tappa della verità, una cronometro molto tecnica nel centro di Milano. Sui 28.2 km la sfida per la rosa era tra Hesjedal e Joaquim Rodríguez (anche se De Gendt insidiava il terzo posto di Scarponi). La vittoria di tappa va a Marco Pinotti, nettamente superiore, mentre la rosa è del canadese Ryder Hesjedal, vero outsider della corsa rosa. Subito un colpo di scena, con il terzo a partire, nonché uno dei favoriti, Taylor Phinney, che sbaglia strada (non sarà l'unico) e perde tempo.
Tappa e corsa. Con una crono superba Chavanel rompe il ghiaccio e vince la seconda semitappa della Tre Giorni di La Panne, una cronometro di 14.7 km. Dietro al campione francese in linea, che ha coperto il percorso in 17'49", Lieuwe Westra (a 4") Svein Tuft (a 17"), Niki terpstra (a 18"), Maciej Bodnar (a 19"). Chavanel in classifica generale scalza Kristoff e precede di 4" Westra, di 14" Bodnar, di 17" Tuft e di 18" Terpstra.
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Erano tra i favoriti della cronosquadre d'apertura della Tirreno-Adriatico, 16.9 km da San Vincenzo a Donoratico, ma gli uomini della GreenEDGE sono andati oltre ogni più rosea aspettativa, e hanno vinto nettamente la tappa. 18'41" il tempo della formazione australiana, a una media di 54.272 km/h. Matthew Goss, primo a tagliare il traguardo davanti a Svein Tuft, è il leader della corsa. Al secondo posto di giornata, la RadioShack di Bennati e Cancellara, a 17" dalla GreenEDGE; terza, con lo stesso tempo della RadioShack, la Garmin di Farrar.
Svein Tuft ritenta l'avventura australiana: dopo che il progetto Pegasus è saltato, il corridore canadese (che aveva firmato un contratto proprio col sodalizio poi naufragato) ha trovato un ingaggio nella SpiderTech, squadra del suo paese. Ma i buoni risultati ottenuti quest'anno dal 34enne della British Columbia hanno fatto sì che si aprissero nuovamente le porte del ciclismo di massimo livello per Tuft: il quale passerà nel 2012 nel nuovo progetto GreenEDGE, di nuovo in Australia, ma stavolta con prospettive molto migliori (forse anche il World Tour) rispetto alla Pegasus.