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Tre Giorni di La Panne 2012: Anche Chavanel all'Omega Festival - Crono e corsa a Sylvain su Westra

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Sylvain Chavanel festeggia la vittoria a La Panne © BettiniphotoAlla fine l'ha vinta uno dei favoriti della vigilia, e non solo della vigilia di questa cronometro decisiva, la Tre Giorni di La Panne. Gli è servito un gran numero, però, a Sylvain Chavanel per portare a casa la prima e la seconda (vista l'abbinata tappa-e-classifica) vittoria stagionale di questo 2012 che l'aveva visto finora 8° alla Parigi-Nizza e 2° alla Dwaars door Vlaanderen.
Successi che ormai sono all'ordine del giorno in casa Omega Pharma-Quick Step, visto che il doppio successo del campione nazionale in linea francese è il 23esimo e il 24esimo di una stagione che, alle porte di aprile, "rischia" numericamente di assumere connotati importantissimi, calcolando anche che ben 10 corridori diversi hanno alzato le braccia al cielo.
Certo, poi parliamo della squadra fiamminga per eccellenza, e quindi se le cose dovessero andar male nelle prossime due domeniche (leggi: 1° aprile Giro delle Fiandre, 8 aprile Parigi-Roubaix), potrebbero non servire quantità industriali di vittorie per placare le ire di tifosi e management.

Però Fiandre e Roubaix sono lontani (si fa per dire) qualche giorno, e allora concentriamoci su questa cronometro di 14.7 km con arrivo e partenza a De Panne. Un intermedio posto a 5.1 km dall'avvio, quindi a poco più di un terzo del percorso, rischiava di non dirci tantissimo dei valori che avremmo poi trovato all'arrivo.

E infatti per buona parte della gara la sensazione è stata corretta, visto che Trevis Meyer (GreenEDGE), abile a fermare le lancette sui 6'35" al rilevamento, si era dovuto accontentare di un 18'32" all'arrivo che sembrava battibile, vista la fame di successo che avrebbero presumibilmente avuto tutti quei corridori che sarebbero partiti con soli 12" da recuperare al leader Kristoff, e quindi più che in grado di vincere la classifica finale della corsa.
L'australianino non ha dovuto neanche aspettare i vecchi volponi per venir scalzato del primato perché ci ha pensato Ovechkin (Katusha) a superarlo con 18'28", anche se subito dopo è stato il lituano Vaitkus (GreenEDGE) a far tornare il sorriso "down under" col suo 18'20".

Passano Tuft (6'37"), Terpstra (stesso tempo del canadese) e Sergent (6'38"), ma il tempo di Meyer - all'intertempo - resiste. Resiste meno quello di Vaitkus all'arrivo, visto che è lo stesso compagno di squadra Tuft a batterlo con 18'06". Durbridge (18'21") delude un po' le aspettative, mentre molto bene si comporta Terpstra che, con 18'07", arriva ad un soffio dal primo posto provvisorio. Alto anche il tempo di un Devolder (18'28") non proprio brillantissimo, mentre se la cava discretamente Sergent (18'11").

Le cose iniziano a farsi più chiare quando passano Westra (6'33") e soprattutto Sylvain Chavanel (6'30") all'intertempo: nessuno sarà in grado di avvicinarli. L'olandese della Vacansoleil arriva difatti al traguardo col tempo di 17'53", poi è lo stesso Sylvain Chavanel a scalzarlo fermando le lancette a 17'49".
L'ultima emozione di giornata la regala il polacco Bodnar (Liquigas), abile a non sbracare dopo gli 11" di ritardo patiti all'intertempo, che con soli 19" dal francese va a prendersi un 5° posto di tappa che gli vale il gradino più basso del podio della classifica generale finale. Chiudono la top ten di giornata Sergent, Vaitkus, Durbridge, Van Keirsbulck (altro Omega Pharma) e Devolder.

Chavanel chiude dunque la Tre Giorni di La Panne con 4" su Westra, 14" su Bodnar, 17" su Tuft e 18" sul compagno di squadra Terpstra, mentre l'ex leader Kristoff scivola in 12esima posizione (a 1'03") e Ascani - 29esimo oggi - è il migliore degli italiani a 1'08" (19esimo). Non certo un buon auspicio per i nostri colori in vista delle già citate Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, ma forse una ventata di realismo non ci fa neanche troppo male. Sarà dura nelle prossime due domeniche battersi coi vari Cancellara e Boonen, ma questa sarà - come sempre - un'altra storia.

Mario Casaldi

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