I corridori della Leopard Trek hanno deciso di abbandonare il Giro d'Italia a partire da stasera dopo la tragica scomparsa del loro compagno Wouter Weylandt. Il general manager Brian Nygaard ha spiegato che la decisione "doveva essere presa dai corridori perché sono loro che pedalano sulle strade e che ogni loro azione sarebbe stata accettata da tutto lo staff"; la dirigenza della squadra lussemburghese ha voluto anche ringraziare tutte le squadre, gli organizzatori della corsa, le autorità e tutti gli appassionati che hanno onorato la memoria di Weylandt nel tratto tra Genova e Livorno.
Un'altra vittoria di tappa, la seconda, per Samuel Dumoulin alla Volta a Catalunya. Il francese ha capitalizzato al meglio il fatto di trovarsi con pochi sprinter rivali nella corsa spagnola, e anche nella frazione di chiusura, a Barcellona, ha lasciato il segno: nello sprint conclusivo il corridore della Cofidis ha avuto la meglio su Urán, Dehaes, Rojas e Cardoso.
Dopo Gerdemann e Wegmann un altro ex Milram trova contratto con la formazione Leopard Trek, si tratta dell'austriaco Thomas Rohregger che dopo essere rimasto invischiato nel fallimentare progetto Pegasus è riuscito ugualmente a trovare una sistemazione. Con Rohregger sono sette i corridori della formazione tedesca che sono riusciti a trovare un ingaggio in squadre Pro Tour mentre molti sono finiti in squadre Professional o addirittura in alcune Continental.
Salgono a 20 i corridori già tesserati dal team manager Chris White per il progetto 2011 della Pegasus Sports, squadra che ambisce ad una licenza Pro Tour: gli ultimi tre ingaggi sono l'austriaco Rohregger dal Team Milram, il neopro' neozelandese Avery (in quest'ultima parte di stagione stagista nel Team RadioShack) e l'australiano Dennis dal Team Jayco-Skins.
Tra le formazioni che domani prenderanno il via alla Vuelta Ciclista a la Region de Murcia ci sarà anche quella tedesca del Team Milram.
Guidati in ammiraglia da Ralf Grabsch gareggeranno Roger Kluge, Dominik Nerz, Luke Roberts, Dominik Roels Thomas Rohregger, Björn Schröder e Peter Wrolich.