Tour of Austria 2011: Tra le montagne c'è un altro Tour - Anche Menchov e Sastre al via
- Internationale Österreich-Rundfahrt - Tour of Austria 2011
- Geox - TMC 2011
- Andrea Guardini
- Carlos Sastre Candil
- Christopher Sutton
- Daniele Bennati
- Denis Menchov
- Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff
- Georg Preidler
- Greg Van Avermaet
- Gustav Erik Larsson
- Jens Keukeleire
- Luca Mazzanti
- Luis Ángel Mate Mardones
- Matthias Brändle
- Michael Albasini
- Morris Possoni
- Nikolay Trusov
- Robert Hunter
- Robert Kiserlovski
- Roberto Ferrari
- Roger Kluge
- Taylor Phinney
- Thomas Rohregger
- Tiago Jose Pinto Machado
- Uomini
dal nostro inviato
Quando arriva il periodo del Tour de France è dura usare il termine concorrenza per le altre corse che si disputano nelle stesse date; se poi alla Grande Boucle iniziano le scintille fin dal primo giorno allora diventa normale che tutta l'attenzione finisca in Francia. Quest'anno, però, la 63a edizione del Giro d'Austria, che si disputerà da domani a domenica 10, ha attirato al via corridori di primissimo livello e saranno ben otto le squadre World Tour che si schiereranno ai nastri di partenza da Dornbirn.
Prima di parlare dei protagonisti diamo un occhio al percorso perché, come accade ogni anno qui in Austria, ci sono tutte le promesse per vedere otto tappe di grande spettacolo e in cui tutti i tipi di corridori possono dire la loro. Se nella prima frazione si inizia subito con un esito incertissimo (ultimi metri leggermente all'insù) non bisogna comunque aspettare molto per vedere le grande montagne: comunque ci si giri ci sono salite e seconda, terza e quarta tappa daranno un volto quasi definitivo alla classifica generale.
In cima al Kitzbüheler Horn i distacchi saranno notevoli ma anche i due giorni successivi non saranno da meno visto che ci saranno in totale altri sette Gpm: mercoledì ci sarà anche la scalata del Grossglöckner, dallo stesso versante affrontato all'ultimo Giro d'Italia e con scollinamento a ben 2504 metri d'altitudine. Se poi la classifica sarà ancora incerta, al penultimo giorno ci sarà una cronometro di 30 km, messa in mezzo a frazioni da sprinter puri, che decreterà di fatto colui che potrà esultare più di tutti a Vienna.
Le due grandi stelle di questa edizione sono Denis Menchov e Carlos Sastre, non invitati con la Geox al Tour de France e arrivati in Austria con grande voglia di fare bene. Sono stati proprio loro due a parlare alla vigilia della prima tappa: «Amo il Tour e, certo, mi sarebbe piaciuto essere là - ha raccontato lo spagnolo - ma questa è una bella corsa, cresce di anno in anno e poi per me è un'esperienza nuova visto che non ho mai disputato il Giro d'Austria prima d'ora». Con salite così lunghe e impagnative non si può dire che il percorso non strizzi l'occhio a uno come Carlos: «Più è duro, meglio è per me, vero. Il Grossglöckner l'ho fatto al Giro, la salita di Kitzbühel invece non la conosco ma alcuni miei compagni che l'hanno fatto mi hanno detto che è durissima. Dopo il Giro ho fatto alcune corse e sento che la condizione è buona: vengo per fare del mio meglio anche perché dopo farò un piccolo periodo di riposo prima della Vuelta, dove punterò a vincere almeno una tappa visto che non ci sono mai riuscito».
Ovviamente non poteva mancare anche una battuta su quello che sarà il suo amato Tour de France, visto che farà dei commenti per la televisione spagnola: «Contador e Andy Schleck hanno dimostrato di essere un gradino sopra a tutti gli altri, ma ci sono comunque rivali di spessore come tutta la RadioShack, Basso, Wiggins e anche Velits e Tony Martin».
Denis Menchov invece tiene più un basso profilo anche perché lui dopo il Giro d'Italia non ha più gareggiato: «E proprio per questo motivo non so bene quale sarà la mia condizione, ora le sensazioni sembrano buone ma bisogna poi vedere in gara. L'arrivo a Kitzbühel sarà già decisivo e anche il Grossglöckner sarà molto impegnativo: ci saranno poche tattiche da inventarsi, bisognerà avere le gambe». Nella Geox corre anche uno dei giovani austriaci più promettenti ed entrambi i suoi capitani hanno detto le stesse cose su di lui: «Matthias Brändle è un giovane molto interessante, è forte, ma ha bisogno di tempo per crescere e sviluppare il suo potenziale. Consigli? Se ce ne chiederà noi saremo lì pronti da aiutarlo».
In corsa, però, non ci saranno solo Menchov e Sastre. Altri nomi in grado di poter puntare in alto nella classifica generale sono Tiago Machado, Gustav Larsson, il padrone di casa Thomas Rohregger, Michael Albasini, Kiserlovski e Kessiakoff dell'Astana e l'andaluso Luis Ángel Mate; da seguire attentamente anche la prova del giovanissimo scalatore austriaco Georg Preidler, che ha vinto la Coppa delle Nazioni in Toscana e il Palio del Recioto, oltre ad essersi difeso egregiamente anche al Giro di Turingia. Per l'Italia le speranze di far bene in classifica sono riposte in Possoni e Mazzanti; decisamente meglio (per noi) il parco velocisti visto che ci saranno Bennati, Guardini e Ferrari: Hunter, Sutton, Trusov, Kluge, Keukeleire, Phinney e Van Avermaet non renderanno loro la vita facile però.