Non correva dallo scorso mese di settembre, dal Campionato del Mondo di cronosquadre, ma appena rietrato proprio qui al Giro del Belgio lo spagnolo Luis León Sánchez è subito tornato a vincere: il corridore della Blanco ha vinto per distacco la quinta ed ultima tappa. In una tappa durissima con 13 côtes e ben 3 passaggi sulla Redoute, Sánchez era uscito dal gruppo a più di 40 km dall'arrivo andando a riprendere e superare tutti i fuggitivi della prima ora: a quel punto è stata una lunga cavalcata solitaria verso in traguardo di Banneux.
Nella cronometro di 7 km intorno alla cittadina di Porto Vecchio, seconda semitappa della prima giornata sulle strade corse del Critérium International, si impone l'australiano Richie Porte che sopravanza di 1" il trevigiano Manuele Boaro e lo statunitense Tejay Van Garderen. La prestigiosa top 10 continua con Christopher Froome a 2", Andrew Talansky, Jéan-Christophe Péraud e Bob Jungels a 7", Andreas Klöden a 9" e Jérôme Coppel e Bauke Mollema a 11" dall'australiano del team Sky.
Il colombiano Sergio Henao ha vinto la tappa odierna della corsa lusitana, partita da Portimão e conclusasi all'Alto do Malhão dopo 193 km. Il portacolori del team Sky ha attaccato sull'erta finale ed ha staccato l'idolo di casa Rui Costa di 3". In terza posizione, a 5", l'olandese Lieuwe Westra, che si è avvantaggiato sul gruppetto formato da Urán, Machado, Klöden, il giovane Edmonson e Menchov.
Cambio al vertice dell'USA Pro Cycling Challenge, nel giorno in cui arriva in porto una fuga da lontano e in cui il capoclassifica viene scalzato dal trono. La vittoria è andata a Rory Sutherland, emerso (in contropiede su Voigt sulla salita conclusiva) da una nutrita fuga che aveva preso le mosse in avvio di frazione e che comprendeva tra gli altri Paolo Longo Borghini e il giovane Fabio Aru.
Si è mosso sulla prima salita di giornata, l'Independence Pass, emergendo da una nutrita fuga che si era avvantaggiata sul gruppo; l'hanno rivisto dopo l'arrivo. Di chi si parla? Di Jens Voigt, tornato al successo dopo oltre due anni (l'ultima affermazione risaliva a una tappa della Volta a Catalunya 2010). Il tedesco, a quasi 41 anni, nel frattempo è diventato una sorta di leggenda alla Chuck Norris, per i social network che inneggiano alle fantasiose imprese di "The Jensie".