La quarta tappa del Tour of Beijing, 150.5 km con partenza da Yanqing ed arrivo a Mentougou Miaofeng Mountain, va a Beñat Intxausti, che con un attacco a 1500 metri dall'arrivo resiste al ritorno prepotente di Daniel Martin ed ipoteca la corsa. La frazione vive su una fuga a sei: Zdenek Stybar, José Ivan Gutiérrez , Maurits Lammertink, Damiano Caruso, Stijn Vandenbergh e Moreno Hofland. A 25 km dall'arrivo allunga Vandenbergh in prossimità del Gpm di 3a categoria di Chen Jia Zhuang, Lammertink, Stybar, Caruso ed Hofland si rialzano.
Nonostante un percorso abbastanza accidentato, con 7 GPM in programma, la terza tappa del Tour of Beijing s'è conclusa con una volata: a vincere è stato ancora Nacer Bouhanni (FDJ), che si è imposto nettamente sul resto degli avversari, incapaci di resistere alla sua azione. La tappa è stata animata da una fuga a 6, animata tra gli altri da Damiano Caruso (Cannondale) e Manuele Boaro (Saxo Bank), i quali vengono ripresi a 40 km dal traguardo: la fuga vale però a Caruso la maglia a pois di miglior scalatore.
Un finale incandescente della 18esima tappa della Vuelta a España, sulla salita di Peña Cabarga, pone le basi per un finale di corsa altrettanto incandescente, tra domani e sabato, tra Naranco e Angliru: solo 3" dividono la maglia rossa Vincenzo Nibali dal primo dei suoi rivali, Chris Horner, che oggi l'ha staccato nel finale della frazione, guadagnando 25" sui 28 che aveva di ritardo in classifica. I due sono vicinissimi e non è davvero pronosticabile chi avrà la meglio, anche se l'americano pare avere una marcia in più in salita.