Colpo a sorpresa di Bauke Mollema nella 17esima tappa della Vuelta a España: con un allungo a 700 metri dal traguardo di Burgos, l'olandese della Belkin si è imposto su Boasson Hagen, Richeze, Farrar, Cancellara, Bole e Paolini, ma non ha dovuto distanziare l'intero gruppo, bensì solo una parte di esso: un ventaglio promosso da Cancellara (e dalla Saxo) a 25 km dalla fine ha infatti frazionato il plotone, lasciando al comando una cinquantina di uomini (rimasti poco più di 30 alla fine) e causando il ritardo di tutti gli altri, a partire da Domenico Pozzovivo e Thibaut Pinot (quinto e settim
Jelle Vanendert, Francis De Greef saranno gli uomini più rappresentativi della Lotto-Belisol per la prossima Vuelta a España. La formazione belga potrà contare anche su Adam Hansen, Bart De Clercq, Gregory Henderson, Vicente Reynés Mimó, Jurgen Van de Walle, Tosh Van der Sande e Dennis Vanendert.
Una Lotto-Belisol per tutti i terreni quella ufficializzata per il Tour de France. Nelle volate la squadra belga potrà fare affidamento su André Greipel, in montagna ci sarà Jurgen Van den Broeck, anche se ultimamente Bart De Clercq, più che altro nelle tappe mosse, s'è fatto vedere. Gli altri sei nomi sono Lars Ytting Bak, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jürgen Roelandts, Marcel Sieberg e Frederik Willems.
Un assolo di 3 km per lanciare Vincenzo Nibali verso quello che è forse il più bel successo in carriera: la 20esima tappa del Giro, stravolta dal maltempo, aveva del disegno originario solo la doppia scalata finale al Passo Tre Croci e alle Tre Cime di Lavaredo. Esauritasi sulla prima salita la fuga del mattino (con Hansen, Popovych, Ermeti e Brutt, ultimo a mollare), e sfogati i contrattacchi di Weening, Brambilla e Capecchi, la maglia rosa è partita a 3 km dalla vetta, e ha fatto il vuoto, riprendendo rapidamente gli stessi Weening e Capecchi e andandosene in solitaria al traguardo.
La 20a e penultima tappa del Giro d'Italia è arrivata alle sue fasi decisive: i quattro fuggitivi della prima ora, Pavel Brutt, Giairo Ermeti, Adam Hansen e Yaroslav Popovych, hanno passato Cortina d'Ampezzo (sotto la pioggia) hanno imboccato le prime rampe del Passo Tre Croci a meno di 23 km dall'arrivo con Brutt e Hansen che hanno subito allungato in testa alla corsa. In gruppo, dopo il grande lavoro dell'Euskaltel, troviamo in testa gli uomini della Colombia e quelli Cannondale per Damiano Caruso: il ritardo dalla testa della corsa è di 2'25" .
Alla fine, seppur privata di ben tre gran premi della montagna, la 20a tappa del Giro d'Italia è partita regolarmente e dopo 90 km troviamo quattro corridori in fuga: si tratta di Pavel Brutt (Katusha), Giairo Ermeti (Androni), Adam Hansen (Lotto) e Yaroslav Popovych (RadioShack) che hanno avuto un vantaggio massimo di 8'20" e che attualmente mantengono 7'40" circa sul plotone tirato dall'Euskaltel-Euskadi. Al momento sulla corsa c'è il sole ma sul traguardo delle Tre Cime di Lavaredo è in corso una nevicata che comunque non dovrebbe impedire l'arrivo in quota.
Un finale reso incandescente dalla pioggia, in Abruzzo, e i risultati sono a dir poco sorprendenti. La tappa l'ha vinta un bravissimo Adam Hansen, in fuga dal km 29 con altri 5, e poi bravo a sbarazzarsi via via dei compagni d'azione (l'ultimo a cedere, Emanuele Sella ai 20 km). Alle spalle dell'australiano della Lotto, è successo di tutto in quegli ultimi 20 km: la pioggia, rendendo scivolose soprattutto le discese, ha messo paura a Bradley Wiggins, che, soprattutto dopo essere scivolato ai 6 km, ha avuto un netto blocco psicologico, trovando grandi difficoltà a riprendere a pedalare.