Non class. nel 2011
Best: 1° nel 2008
Se dopo il Giro si è gestito bene sarà quasi di sicuro il più in forma del gruppo
4° nel 2011
Best: 3° nel 2010
Sembra che si sia ripreso bene dal suo infortunio: ha vinto in Lussemburgo
Non class. nel 2011
Best: 5° nel 2010
Poche salite su cui fare la differenza ma è migliorato molto a crono
2° nel 2011
Best: 2° nel 2011
L'anno scorso perse per 4". Molte tappe sono adatte a lui se non sarà stanco
1° nel 2011
Best: 1° nel 2011
Già in California non è andato male per essere al rientro: ora cerca di più
Non class. nel 2011
Di tappe adatte a lui ce ne sono diverse ma pagherà dazio a cronometro
25° nel 2011
Best: 25° nel 2011
Molto attivo nelle ultime corse, con Hoogerland farà una coppia interessante
7° nel 2011
Best: 1° nel 2010
Con Schleck e Klöden la RadioShack può far esplodere la corsa in ogni momento
39° nel 2011
Best: 11° nel 2009
Quando sta bene non teme la salite e la condizione sembra buona
3° nel 2011
Best: 3° nel 2011
Gesink sarà il capitano al Tour, Kruijswijk e Mollema avranno spazio qui
Non class. nel 2011
Best: 51° nel 2010
Curerà la classifica e se andrà forte può guadagnarsi il posto al Tour
Non class. nel 2011
Best: 3° nel 2008
Antón e Nieve perderanno molto a crono ma in salita possono recuperare
Non class. nel 2011
Spilak è più completo ma c'è anche Caruso che ha fatto vedere ottime cose
9° nel 2011
Best: 9° nel 2011
Buon test per Dekker ma il leader della Garmin è l'americano, 3° al California
Non class. nel 2011
Se salta Kreuziger l'Astana ha Robert e Kessiakoff come alternative
98° nel 2011
Best: 1° nel 2009
Pur senza salitone il percorso sembra un po' troppo impegnativo per lui
Non class. nel 2011
L'11° posto al Romandia è stato un bel segnale e qui può fare anche meglio
50° nel 2011
Best: 50° nel 2011
Se tiene duro a Verbier e nella crono potrà puntare anche alla classifica
Non class. nel 2011
Best: 19° nel 2010
Cerca la gamba migliore per il Tour, Gadret sparerà gli ultimi colpi post Giro
6° nel 2011
Best: 6° nel 2011
La BMC punterà tutto sulle motivazioni dell'elvetico: forse però sarà stanco
Nove tappe per un percorso che non autorizza sogni di megaimprese, ma che forse va anche bene così, considerando come nel ciclismo contemporaneo tutto ruoti intorno al Tour, centro di gravità permanente a maggior ragione per le corse che lo precedono immediatamente (vedasi anche il Delfinato). Un tempo il Suisse brillava di luce propria, oggi è nient'altro che una tappa d'avvicinamento alla Grande Boucle, quindi meno complicazioni altimetriche, meno attese nei confronti dei possibili protagonisti, meno tutto. La concomitanza del citato Dauphiné toglie qualche personaggio, ma rientra in una grande corsa l'idolo di casa Cancellara, che troverà oltre 40 km contro il tempo (divisi tra prima e settima tappa) per indirizzare in un certo modo la gara: può vincere, Fabian? Gli arrivi in salita (Verbier alla seconda tappa, ma soprattutto Arosa all'ottava e Sörenberg alla nona) non fanno tremare i polsi, ma la condizione della Locomotiva di Berna è ancora un'incognita. Occhio quindi ad altri corridori, e occhio soprattutto a quel Peter Sagan che nella fase centrale della corsa troverà ben 4 tappe (dalla terza alla sesta) che gli sembrano disegnate addosso. Insomma, spettacolo possibile (probabile) a sprazzi, ma il grande ciclismo che in passato vedemmo sulle strade elvetiche decisamente mancherà.