L'USADA (United States Anti-Doping Agency, l'ADD (Anti-Doping Denmark) e l'Autorità Anti-Doping d'Olanda hanno oggi comunicato che una Commissione composta da tre membri dell'American Arbitration Association North American Court of Arbitration for Sport ha condannato alla radiazione a vita il Dottor Geert Leinders per diverse violazioni del codice antidoping. Leinders è stato medico della Rabobank dal 1996 al 2010. In seguito è stato medico al Team Sky, squadra con la quale ha terminato ogni rapporto di lavoro nel 2012.
Il 39enne americano Levi Leipheimer ha confermato ai giornalisti presenti al Tour of California, corsa da lui vinta in tre occasioni, di aver deciso di ritirarsi dal ciclismo professionistico. Leipheimer era stato licenziato dalla Omega Pharma-Quick Step nello scorso mese di ottobre in seguito alle rivelazioni e alle confessioni contenute nel rapporto USADA sul caso Armstrong: per quello stesso motivo Leipheimer e altri corridori hanno scontato anche una squalifica di 6 mesi ma, nonostante sia libero di correre già dal 1° marzo, Leipheimer non è riuscito a trovare una squadra.
Attraverso un breve comunicato stampa la Omeg Pharma-Quick Step ha comunicato di aver licenziato con effetto immediato il corridore americano Levi Leipheimer, uno dei testimoni della vicenda Armstrong che ha confessato l'uso di doping alla US Postal. La squadra dice di lodare il corridore per la sua collaborazione con l'USADA e per il contributo a pulire il ciclismo ma è arrivata ugualmente la decisione del licenziamento che è stata supportata da tutta la dirigenza della squadra belga.
Nella giornata di oggi la USADA, l'agenzia antidoping americana, ha spedito all'Unione Ciclistica Internazionale, all'Agenzia Mondiale Antidoping e Federazione Internazionale di Triathlon un dossier di più di 1000 pagine (3000 secondo alcuni) contenente tutte le informazioni e i dettagli su caso di Lance Armstrong che hanno portato alla squalifica del corridore americano.
Finale al cardiopalma per l'USA Pro Challenge: nella crono di Denver, Vande Velde, Van Garderen e Leipheimer si giocano il successo finale. Alla fine è il capitano della Garmin a prevalere, piazzandosi 2° alle spalle di Phinney con 10" di ritardo. Van Garderen, 3° a 19", si prende il secondo gradino del podio a 21" superando di 3 secondi l'ex-leader Levi Leipheimer solo 9° di tappa a 43". Chiude con un'altra buona prestazione Vincenzo Nibali, settimo nella prova a cronometro con un ritardo di 37" da Phinney.
Cambio al vertice dell'USA Pro Cycling Challenge, nel giorno in cui arriva in porto una fuga da lontano e in cui il capoclassifica viene scalzato dal trono. La vittoria è andata a Rory Sutherland, emerso (in contropiede su Voigt sulla salita conclusiva) da una nutrita fuga che aveva preso le mosse in avvio di frazione e che comprendeva tra gli altri Paolo Longo Borghini e il giovane Fabio Aru.
Si è mosso sulla prima salita di giornata, l'Independence Pass, emergendo da una nutrita fuga che si era avvantaggiata sul gruppo; l'hanno rivisto dopo l'arrivo. Di chi si parla? Di Jens Voigt, tornato al successo dopo oltre due anni (l'ultima affermazione risaliva a una tappa della Volta a Catalunya 2010). Il tedesco, a quasi 41 anni, nel frattempo è diventato una sorta di leggenda alla Chuck Norris, per i social network che inneggiano alle fantasiose imprese di "The Jensie".
È Tejay Van Garderen il vincitore della seconda tappa dello USA Pro Cycling Challenge. Lo statunitense della BMC ha preceduto sul traguardo in salita di Mt. Crested Butte il connazionale Christian Vande Velde ed il russo Ivan Rovny. Oggi come ieri, Vincenzo Nibali ha attaccato nelle prime fasi di corsa, subito dopo aver lasciato la sede di partenza, Montrose. Lungo i 159.6 km della tappa ha trovato l'aiuto di undici atleti: Jorge Castiblanco, Alex Howes, David Zabriskie, Rafael Infantino, Valerio Agnoli, Mathias Frank, Jens Voigt, Chris Baldwin, Craig Lewis, Matt Cooke e Julien El Fares.