Il tappone dolomitico che vedeva gli atleti partire da Treviso e, dopo aver affrontato Manghen, Passo Pampeago, Passo Lavazè, l'arrivo terribile all'Alpe di Papeago va a Roman Kreuziger. Parte la fuga subito dopo 11 km di corsa, al suo interno 17 uomini: Sella, Pirazzi, Flecha, Santaromita, Pauwels, Garate, Malori, Ventoso, Zeits, Hansen, Benedetti, Cazaux, Ignatiev, Guardini, Haedo, Casar, Rohregger. Gruppo che insegue a 7'50". Guardini perde contatto sulle prime rampe del Manghen.
Il primo tappone dolomitico, da Falzes a Cortina d'Ampezzo, vede finalmente i big sfidarsi faccia a faccia e viene vinto dalla maglia rosa Joaquim Rodríguez. Ci vuole un'ora prima che vada via la fuga giusta. All'interno la maglia azzurra Matteo Rabottini, Branislau Samoilau, Kevin Seeldraeyers, Matteo Montaguti e José Serpa. Sul Duran il gruppo dei 5 perde Montaguti, mentre dietro la Liquigas si mette a tirare dopo che l'aveva fatto per diversi chilometri l'Euskaltel. Ed è proprio un basco, Nieve, ad avvantaggiarsi sulle rampe del Passo Duran.
Sul Passo Giau l'affondo di Ivan Basso: il forcing del lombardo ha frantumato il gruppo dei primi, nella 17esima tappa del Giro d'Italia, da Falzes a Cortina. Col capitano della Liquigas hanno resistito solo Hesjedal, Pozzovivo, Scarponi, Urán e la maglia rosa Joaquim Rodríguez. Più indietro Nieve, poi Gadret, poi Cunego con Brambilla e Tschopp. Mancano ormai meno di 20 km (18 di discesa) al traguardo.
Prima tappa impegnativa al Giro d'Italia, la Cherasco-Cervinia, che va al corridore del Costarica Andrey Amador. Vanno in fuga dopo 58 km otto uomini: Amador, Montaguti, De Marchi, De Negri, Kaisen, Maes, Oliveira e Barta. Vantaggio massimo di questi uomini 13'. Sulle prime rampe del Col de Joux se ne va Jan Barta, con quattro inseguitori (Montaguti, De Negri, Amador e Kaisen) a 22". Negli ultimi chilometri del Col de Joux scatta dal gruppo Rujano e Cunego lo segue a ruota. Schleck in difficoltà ed anche Cunego viene staccato da Rujano.
Alla partenza della 12 tappa da Seravezza il colombiano della Sky Sergio Luis Henao Montoya: «Aspettiamo le tappe chiave, dove inizierà il difficile. Sono davanti e sto molto bene. L'obiettivo è restare davanti con Rigoberto Urán ed aiutarlo a restare nei primi cinque o dieci della classifica. Puntiamo alla maglia bianca e se ne avrò ancora vorrei restare in una buona posizione in classifica generale. Vediamo come staremo nelle prossime tappe. Non ne ho scelta una in particolare e le salite non le conosco, d'altra parte è il mio primo Giro».