La tappa Bartali, la più lunga del Giro, da Assisi a Montecatini Terme (255 km), va a Roberto Ferrari. Partono dopo 10 km Sáez de Arregi, Delage, Kaisen, Boaro, Denifl. In un primo momento c'è anche Simone Ponzi ma il portacolori dell'Astana si fa presto riassorbire. I 4 resistono fino ai -30 km quando Boaro scatta e si porta in testa, solo il basco Saez de Arregi prova a resistere.
Alla partenza della 9a tappa, la San Giorgio del Sannio-Frosinone, così Manuel Belletti: «Nelle prime volate ero ben posizionato ma purtroppo a ruota di quelli che son caduti, per quello non sono mai apparso davanti. Oggi l'arrivo è per velocisti ma con un bel finale, spero di tenere e di essere lì davanti a giocarmela».
È di Mark Cavendish la quinta tappa del Giro d'Italia. Subito fuga a 4, con Brian Bulgac, Olivier Kaisen (Lotto-Belisol), Alessandro De Marchi (Androni-Venezuela) e Pierpaolo De Negri (Farnese Vini-Selle Italia). Vantaggio massimo oltre i 6'. Ai -40 km dal traguardo la Garmin-Barracuda del leader Ramunas Navardauskas si mette a tirare ed il gruppo si avvicina ai fuggitivi. Ai -37 caduta che coinvolge, tra gli altri, Phinney, Boaro e Lucas Sebastian Haedo.
Esce da una volata sotto la pioggia il vincitore della centesima Scheldeprijs ed ha il nome di Marcel Kittel. La corsa è vissuta sulla fuga partita al km 11 di sette uomini: Kevin Hulsmans, David Boucher, Kevin Van Melsen, Sven Vandousselaere, Kin San Wu, Simon Lambert-Lemay, Kevin Claeys. Hulsmans prova ad attaccare ai -13 ma viene ripreso ai -10. Boonen lavora per i propri compagni ma nell'ultimo attraversamento della Broekstraat, tratto in pavé di 1700 metri, lavorano la Sky e la Rabobank. Una caduta fraziona il gruppo che procede verso il traguardo con molti componenti in meno.
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Tris di Tom Boonen al Giro delle Fiandre, al termine di un'azione a tre con gli italiani Pozzato e Ballan, relegati ai gradini più bassi del podio allo sprint ristretto.