Giro delle Fiandre 2012: Paolini vigoroso, Omega di lusso - Le pagelle: Sky ancora poco convincente
- RONDE VAN VLAANDEREN - TOUR DES FLANDRES 2012
- BMC Racing Team 2012
- Farnese Vini - Selle Italia 2012
- Liquigas - Cannondale 2012
- Omega Pharma - Quick Step 2012
- RadioShack - Nissan 2012
- Sky ProCycling 2012
- Vacansoleil Pro Cycling Team 2012
- Alessandro Ballan
- Björn Leukemans
- Edvald Boasson Hagen
- Fabian Cancellara
- Fabio Sabatini
- Filippo Pozzato
- George Hincapie
- Greg Van Avermaet
- Juan Antonio Flecha Giannoni
- Luca Paolini
- Manuel Belletti
- Massimo Graziato
- Niki Terpstra
- Oscar Gatto
- Patrick Lefévère
- Peter Sagan
- Philippe Gilbert
- Sebastian Langeveld
- Sep Vanmarcke
- Stijn Devolder
- Sylvain Chavanel
- Thomas Voeckler
- Thor Hushovd
- Tom Boonen
- Vincent Jérôme
- Uomini
Tom Boonen - 9.5
Raggiunge Achiel Buysse, Fiorenzo Magni, Eric Leman e Johan Museeuw con il suo terzo successo in carriera nella Ronde. Supportato da una squadra fortissima, oggi Tom si è saputo gestire bene anche se probabilmente non era il corridore più forte del gruppetto di testa: sull'ultimo passaggio sul Paterberg se l'è vista brutta ma per sua fortuna è una salita breve e ha potuto recuperare facilmente i pochi metri lasciati a Pozzato e Ballan. Nel finale è lui a rispondere a tutti gli scatti di Ballan riuscendo a stare tranquillo nonostante una situazione non delle più facili e tutta la pressione che poteva avere.
Filippo Pozzato - 9
Oggi al corridore della Farnese Vini (brava la squadre e ancora una volta ottimo Oscar Gatto) non si può dire veramente niente: forse con una corsa più tirata già dai primi passaggi sull'Oude Kwaremont e sul Paterberg ora avremmo potuto raccontare una storia completamente diversa. Oggi Filippo non si è nascosto, ha attaccato, ha fatto selezione e si è fatto trovare sempre al posto giusto al momento giusto: ci ha creduto fino all'ultimo e tutti i tifosi italiani con lui. Nella volata finale l'impressione è che avesse un rapporto sbagliato rispetto a quello di Boonen: forse è questo l'unico piccolo appunto che gli si può fare anche se contro questo Tom non sarebbe comunque stato facile.
Alessandro Ballan - 9
Contro Boonen e Pozzato poteva davvero fare poco ma nonostante questo non si è arreso, ha continuato a tirare con grande generosità e ha provato a sorprendere i rivali in almeno tre occasioni, senza fortuna purtroppo. Il suo attacco sull'ultima scalata dell'Oude Kwaremont è quello che innesca poi la reazione di tutti gli altri big. È veramente un piacere vederlo lottare al livello migliore ed è lui a salvare la BMC in questa prima sessione di classiche del nord.
Sylvain Chavanel e Niki Terpstra - 7.5
La Omega Pharma-Quick Step si è confermata anche oggi una squadra fortissima ed in condizioni di forma davvero super: rispetto ad altre edizioni del Giro delle Fiandre gli uomini di Patrick Lefévère sembrano voler puntare tutto su Tom Boonen fin dal principio e dopo l'uscita di scena di Fabian Cancellara si rafforza sempre di più questa convinzione. Sylvain Chavanel e Niki Terpstra, però, svolgono un lavoro enorme nel tentativo di sfiancare i rivali del loro capitano e nonostante ciò riescono a piazzarsi entrambi nelle prime 10 posizioni.
Luca Paolini - 8
In una corsa in cui di grandi attacchi ce ne sono stati tanti spicca senza dubbio la prova del corridore della Katusha che è sempre rimasto nelle prime posizioni ed a più riprese ha cercato di attaccare o di portare via delle fughe. Dopo che in testa alla corsa s'era formato il terzetto decisivo è stato ancora lui, tutto solo, a tentare di rientrare arrivando fino a 8" e trovando poi un ostacolo insormontabile nel Paterberg che ha spento i suoi sogni di gloria. Nel finale poi ha addirittura tentato di anticipare la volata dei battuti per conquistare la quarta piazza ma è stato ripreso negli ultimi 50 metri.
Greg Van Avermaet - 7
Un quarto posto al Fiandre è un ottimo risultato anche se la condotta di gara di Van Avermaet non è certo stata delle più appariscenti. La corazzata della BMC per ora si deve aggrappare a due corridori che sulla carta rischiavano di essere chiusi: oggi, però, s'è visto qualche segnale di ripresa da parte di Philippe Gilbert e Thor Hushovd, entrambi autori di un tentativo di allungo in testa al gruppo; per il norvegese in tempo stringe e domenica prossima avrà l'ultima occasione della primavera, Philippe invece ha un poco più di tempo in vista delle Ardenne. Una menzione per George Hincapie che stabilisce un record portando a termine il suo 17° Giro delle Fiandre.
Peter Sagan - 7.5
Lo slovacco della Liquigas si dimostra ancora un volta un corridore forte su tutti i terreni e con un sacco di energie nelle gambe: in alcuni frangenti, però, consuma un po' più del dovuto ma oggi è stato anche abbastanza sfortunato visto che è stato ostacolato dalla caduta di Vansummeren e si è trovato costretto ad inseguire il gruppetto dei migliori riuscendo però a rientrare. Sugli ultimi muri si è messo anche a tirare ma ha patito la grande accelerazione di Pozzato, sul Paterberg ha provato poi un ultimo inseguimento solitario al trio al comando, prima di trovare ancora le forze per fare la volata e piazzarsi quinto. In casa Liquigas bene anche Fabio Sabatini, 13°.
Vincent Jérôme - 7
Questo 27enne della Europcar si era già messo in evidenza nelle precedenti classiche fiamminghe di questa stagione ma oggi è stato davvero sorprendente vederlo correre senza timori e con tanta grinta al fianco di tutti i maggiori favoriti. Bella prova anche per Thomas Voeckler, ottavo al traguardo: il combattivo francese ha iniziato piano la stagione ma adesso che si avvicinano le corse più adatte a lui cominciamo a vederlo davanti sempre più spesso.
Fabian Cancellara - n.g.
Il Fiandre di Fabian Cancellara era iniziato con un problema meccanico che l'aveva portato nelle retrovie al passaggio sul Molenberg quando di chilometri all'arrivo ne mancavano 125. Passato questo inconveniente Fabian s'è riportato davanti ma stavolta gli è stato fatale il rifornimento fisso collocato dopo il Koppenberg: nel solito caos di borracce e sacchetti Cancellara s'è ritrovato a terra ed in un attimo ha perso sia il Fiandre che la Roubaix visto che la frattura in tre punti della clavicola lo costringerà a stare fermo per un po'. Senza lui la gara ha assunto ovviamente un volto completamente differente ed è dura dire dove sarebbe potuto arrivare: di certo sarebbe stato un protagonista. Molto sfortunato anche Sebastian Langeveld.
Stijn Devolder - 3
Aveva fatto capire di puntare molto a questa corsa e alla Tre Giorni di La Panne aveva fatto vedere che non stava neanche male: oggi, però, è uscito di scena a più 100 chilometri dall'arrivo, non proprio quello che ci si aspetta da un due volte vincitore della Ronde. Tutta la Vacansoleil, però, ha corso un po' al di sotto di quello che ci si poteva aspettare da un team sempre votato all'attacco: Björn Leukemans è stato l'unico a restare nel primo gruppo alle spalle di Boonen, Pozzato e Ballan.
Massimo Graziato e Manuel Belletti - 7
Nella fuga a 15 che parte dopo 25 km ci sono due italiani, Belletti e Graziato. Sia il corridore dell'AG2R che il neoprofessionista della Lampre erano alla loro prima esperienza nella Ronde Van Vlaanderen con Belletti che è anche riuscito a terminare la corsa. Complimenti quindi a loro e anche agli altri compagni d'avventura, Lund (Saxo Bank), Dockx (Lotto), Bilbao (Euskaltel), Boucher (FDJ), Isaichev (Katusha), Lastras (Movistar), Tjallingii (Rabobank), Farrar (Garmin), Vandousselaere (Topsport), Planckaert (Landbouwkrediet), Veelers (Argos-Shimano), Schillinger e Schorn (NetApp)
Sep Vanmarcke - 5.5
In certi tratti sembra correre davvero come un veterano del pavé: vigile e attendo nelle prime posizioni del gruppo, attivo sui muri e all'occorrenza anche pronto ad andare a chiudere su eventuali scatti. Il ragazzo della Garmin, però, ha 23 anni e gli manca ancora un po' di esperienza in queste grandi classiche: ha pagato la distanza e e qualche sforzo non necessario di troppo andando in difficoltà negli ultimi 30 km quando si è accesa la vera bagarre. Vanmarcke però ha stoffa e tanti anni davanti per diventare uno dei migliori interpreti di queste corse.
Edvald Boasson Hagen - 5
Anche al Fiandre la Sky non ha convinto del tutto con il proprio atteggiamento in corsa e anche al Fiandre Edvald Boasson Hagen ha perso consistenza con il passare dei chilometri anche se ha come attenuante quella dell'essere rimasto ostacolato dalla caduta di Vansummeren: in sostanza, però, EBH non sembra ancora in grado di lottare alla pari con i più forti in queste corse. Complimenti invece a Juan Antonio Flecha che dopo la frattura e l'operazione ad una mano è tornato in gara già molto competitivo, forse più di quando si aspettassero lui e la stessa Sky.
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