Negli ultimi quattro anni è sempre salito sul podio, ma mai sul gradino più alto, occupato solamente nel 2008. Fabian Cancellara è soddisfatto, «perché salire per così tante volte sul podio vuol dire che stai davanti», ma ben più di un pizzico d'amarezza prevale nel diretto di Berna.
L'edizione 105 della Milano-Sanremo è del norvegese della Katusha Alexander Kristoff. Sulla Cipressa ha attaccato Vincenzo Nibali, che ha imboccato il poggio con 12" sul gruppo. John Degenkolb, uno dei favoriti principali della corsa, forava proprio all'inizio dell'erta finale della Classicissima. Il Poggio faceva rimbalzare Nibali, Gregory Rast attaccava, seguito da Enrico Battaglin. Philippe Gilbert e Lars Petter Nordhaug allungavano, riportandosi sui fuggitivi. Nella discesa attaccava Van Avermaet, poi a Sanremo c'era l'allungo di Sonny Colbrelli.
Sono 25 squadre, 200 corridori, 36 nazionalità diverse, un solo vincitore di GT (Vincenzo Nibali). È questo il gruppo che prenderà il via domani da Via della Chiesa Rossa, appena fuori Milano, alle 10.10, per giungere a Sanremo attorno alle 17.15. 294 i km da percorrere, Turchino, Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta prima di Cipressa e Poggio, con l'arrivo su Lungomare Italo Calvino a sancire il vincitore dell'edizione numero 105 della Classicissima. Favoriti Degenkolb, Sagan, Greipel e Cavendish, Démare, Modolo, tutti e nessuno in una classica lotteria.
Nella conferenza stampa della vigilia, Fabian Cancellara parla delle proprie possibilità alla Classicissima. Lo svizzero analizza quelle che possono essere le sue opportunità nelle gare che più ama, a partire dalla prima classica monumento: «Sono pronto a sfidare gli altri, il momento di essere in gruppo e aiutare i compagni è finito. Da domenica, e per le prossime cinque gare, voglio essere protagonista. Ho iniziato la stagione in modo diverso rispetto al solito, ma credo che sia stato buono.