Una tappa di impressionante pathos, la sesta della Tirreno-Adriatico, da Porto Sant'Elpidio a Porto Sant'Elpidio, attraverso le durissime Coste Fermane, salitelle brevi ma dalle pendenze impossibili.
Alla conclusione della 5a tappa della Tirreno-Adriatico, la Ortona-Chieti, Chris Horner, 5° sul traguardo, ha spiegato che avrebbe voluto vincere ma che Joaquim Rodríguez era troppo forte e quindi proverà su un altro traguardo. Sulle differenze tra la tappa dello scorso anno e quella di quest'oggi, Horner vede più salite prima dell'ascesa finale nel 2012, mentre quest'oggi, dopo i 30 km di discesa da Passo Lanciano, ci si è trovati improvvisamente su un muro al 16%...
Con uno scatto piazzato a 1.3 km dall'arrivo Joaquim Rodríguez è andato a vincere la quinta tappa della Tirreno-Adriatico, a Chieti. Il catalano ha chiuso con pochi secondi di vantaggio su Mollema, Contador, Santambrogio, Horner e Froome che sullo strappo conclusivo hanno distanziato di poco Nibali e soprattutto il leader della classifica Michal Kwiatkowski, che ha perso quasi 40". Ne consegue che Froome è la nuova maglia azzurra, con 20" su Contador e Nibali, 24 su Kwiatkowski, 37 su Horner, 52 su Santambrogio e 55 su Rodríguez.
Chris Froome, spalleggiato da una superba Sky (con Cataldo, Henao e Urán sugli scudi), ha vinto la quarta tappa della Tirreno-Adriatico, da Narni a Prati di Tivo. Sull'ascesa finale il ritmo della formazione britannica ha via via selezionato il gruppo, facendo staccare tra gli altri Samuel Sánchez, Evans, Pozzovivo, e Joaquim Rodríguez; quest'ultimo, con l'aiuto del compagno Dani Moreno, è riuscito a rientrare nel gruppetto di testa (in cui c'erano, con gli Sky, Nibali, Horner, Contador, Kwiatkowski, Poels e un sorprendente Santambrogio).
Da 4 stagioni di oscuramento a una rinascita scintillante sotto tutti i punti di vista: se non è un miracolo (di questi tempi), poco ci manca, ma di fatto la Milano-Torino, grande classica del ciclismo italiano riproposta dall'AC Arona dopo gli anni in cui era stata organizzata da RCS Sport (che se ne disfece, di fatto), si ripresenta al mondo domani, e lo fa nel migliore dei modi. Bel percorso con arrivo alla Basilica di Superga (193.5 km in totale, partenza da Settimo Milanese alle 10.45), e soprattutto una startlist degna di tante ottime gare del calendario.
Inizia oggi il Tour of Utah, gara a tappe statunitense di categoria 2.1. Prima tappa con partenza ed arrivo ad Ogden e tante salite, piatto forte che non mancherà nemmeno nelle frazioni successive. L'arrivo in salita di Snowbird Resort e la conclusione con l'impegnativa tappa di Park City domenica metteranno i corridori a dura prova. Presente il campione uscente Levi Leipheimer, Thomas Danielson e Chris Horner, uno che sulle pendenze si sa esaltare.