Non ha lasciato nulla al caso, Edvald Boasson Hagen, per prendersi il primo titolo nazionale norvegese in carriera. Il corridore della Sky è andato in fuga con un compagno di squadra, Lars Petter Nordhaug, e la coppia ha chiuso in allegria con 1'33" su Alexander Kristoff, che nulla ha potuto contro l'azione combinata dei due avversari. Quarto (a 1'41") Sven Bystrøm, quinto (a 1'50") Vegard Stake Laengen.
Tappa breve, la 13a del Giro d'Italia, da Savona a Cervere (soli 121 km). Vittoria in volata di Mark Cavendish, la terza in quest'edizione del Giro (Herning e Fano le altre due). Se ne vano subito in due: Keizer e Failli. Il gruppo amministra ed a 17 km dall'arrivo i fuggitivi vengono ripresi. Ai -5.6 allungano Berard, Vermote ed il piemontese Felline, ma la Sky e la Garmin inseguono e chiudono subito. Nel finale la Saxo Bank dà fondo a tutte le sue energie per Juan José Haedo ma all'ultimo chilometro è la Sky di Cavendish in testa ed è proprio l'iridato ad imporsi su Kristoff e Renshaw.
È un Alexander Kristoff sereno quello che si appresta a partire per la terza tappa del Giro d'Italia, a Horsens: controlla nei minimi dettagli la sua bici, e assolve Theo Bos, che ieri l'ha coinvolto in una caduta all'ultima curva della seconda tappa: «Spero di fare una buona corsa ed una volata. Adesso stavo controllando la bici nuova, ieri la mia s'è rotta nella caduta. Ho visto Theo Bos arrivare troppo veloce all'ultima curva. Non credo potessi fare niente di diverso. Oggi non ho incontrato Bos, sono cose che accadono in un normale sprint. Così è la vita».