Non potrà quantomeno rimproverarsi di non aver provato tutto quanto fosse nelle sue possibilità per vincere la Vuelta, Vincenzo Nibali: dopo un breve allungo sulla discesa del Cordal, il siciliano ha attaccato sul durissimo Alto de Angliru, a 6 km dalla fine della 19esima tappa, ha guadagnato un po' di margine, ma un chilometro più avanti è stato raggiunto dalla maglia rossa Horner e da Rodríguez (Valverde nel frattempo stava un po' soffrendo, tutti gli altri uomini di classifica avevano perso terreno al momento dell'attacco di Vincenzo).
Il Tour de France lo vince Chris Froome, ma Nairo Quintana oggi centra in un colpo solo vittoria di tappa, secondo posto in classifica, maglia a pois e maglia bianca: difficile pensare a qualcosa di più per il 23enne scalatore colombiano della Movistar.
Una fuga di oltre 40 uomini partita sul Col du Glandon, prima salita della 19esima tappa del Tour de France (da Bourg-d'Oisans a Le Grand-Bornand), ha deciso la seconda delle tre frazioni alpine. A vincere, dopo uno scatto ai -20 sulla Croix-Fry (ultima salita di giornata), il portoghese Rui Costa, già primo a Gap. Il corridore della Movistar ha preceduto di 48" Andreas Klöden, di 1'44" Jan Bakelants, di 1'52" Alexandre Geniez, di 1'55" Daniel Navarro.
Fuga in porto all'Alpe d'Huez, al termine di una sfida appassionante tra 9 attaccanti messisi in cammino dopo il Col de Manse (intorno al km 20 della tappa, a 150 dal traguardo), o meglio, tra i superstiti rimasti a lottare dopo la prima delle due scalate alla mitica salita. In quest'occasione Moreno Moser è passato in testa davanti a Christophe Riblon e Tejay Van Garderen, e dopo una splendida discesa sulla quale il trentino era rimasto pure da solo al comando, sull'ascesa conclusiva Van Garderen ha affondato il colpo, rimanendo in testa ai 12 km.