Si chiarisce la dinamica dell'incidente al traguardo di Bastia, prima tappa del Tour de France 2013: è stato il bus della Orica, passando sotto la struttura d'arrivo, ad essersi incastrato sotto l'"architrave" del traguardo, causando problemi a non finire, a partire anche dall'opera di cronometraggio della corsa. Anche per questo motivo tutti i corridori, compresi i tanti coinvolti nella caduta ai 5 km (ma anche quelli caduti in precedenza), saranno accreditati dello stesso tempo del vincitore Marcel Kittel.
Un finale così convulso non c'è forse mai stato al Tour de France: nella prima tappa dell'edizione numero 100 della Grande Boucle, mentre il gruppo era ai 16 km una struttura del traguardo è crollata (sul bus della Orica), causando momenti di forte concitazione. Fortunatamente gli addetti sono riusciti appena in tempo a liberare la strada dal bus bloccato sotto la barra dell'arrivo. Intanto il gruppo viveva momenti palpitanti, con una megacaduta che ai 5 km ha fatto fuori in tanti (da Cavendish a Sagan, da Gilbert a Contador, da Van Garderen a Bouhanni).
L'Orica-GreenEDGE vuole una vittoria di tappa al Tour de France e per riuscirci ha selezionato nove corridori che possono essere competitivi sia negli arrivi in volata, sia nelle tappa un po' più impegnative. La carta migliore sarà come sempre Matthew Goss che potrà contare sul supporto di Brett Lancaster, in grande condizione nelle ultime gare, e Daryl Impey. Per le tappe mosse invece spazio a Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke ed anche a Cameron Meyer, al suo debutto al Tour de France. Completano la formazione il veterano Stuart O'Grady ed il canadese Svein Tuft.
Nell'ultima tappa del Giro di Slovenia la vittoria va all'australiano Brett Lancaster dell'Orica-Greenedge. Il trentatreenne ritorna al successo che mancava dalla seconda tappa del Tour of California 2010 quando batté in volata un certo Peter Sagan; sul traguardo di Novo Mesto, patria di Murn, Stangelj e del team Adria Mobil, l'aussie ha battuto l'argentino Maximiliano Richeze della Lampre, il connazionale compagno di squadra Jens Keukeleire e lo sloveno Matej Mugerli dell'Adria Mobil.
Arriva subito una vittoria italiana nella seconda tappa del Giro di Slovenia. È il piemontese dell'Androni Giocattoli-Venezuela Fabio Felline ad aggiudicarsi la Kočevje-Višnja Gora, tappa di 168.5 km e con tre Gpm da affrontare. Nel finale sno rimasti davanti una trentina di uomini e se l'ultima ascesa, quella di Vrh, aveva fatto la differenza, la discesa ha sgranato il gruppetto.
A Ljubiana la Orica GreenEDGE fa valere i suoi passisti, piazzando 4 uomini nei primi 6 nella crono di apertura del Giro di Slovenia: gli 8.8 km della prova han visto primeggiare Svein Tuft col tempo di 9'55, segue il suo compagno di squadra Brett Lancaster a 6", il Rusvelo Artem Ovechkin a 7", l'olandese Langeveld a 13". Prova deludente per il Lampre Adriano Malori, favorito n.1 che invece si deve accontentare del 5° posto a 16", precedendo Michael Hepburn a 30". Buon settimo posto per Alessandro Proni, primo uomo della Farnese Vini, a 31" di distacco.