La quarta tappa della Vuelta a España, 160 km da Barakaldo all'arrivo in salita dell'Estación de Valdezcaray, vede la vittoria dell'australiano dell'Orica-GreenEDGE Simon Clarke, che s'impone su Tony Martin dopo essere stati in fuga per tutta la giornata. Subito in fuga cinque uomini: Rosendo, Mate, T. Martin, Clarke e Bazayev. Guadagnano fino a 13'10" con Mate Mardones che diventa maglia roja virtuale.
L'ultima tappa del Giro di Polonia, 131 km con partenza ed arrivo a Cracovia, vede la vittoria di John Degenkolb. Vanno via 12 fuggitivi: Stybar, Krivtsov, Porsev, Marycz, Lindeman, Boom, Wagner, Flecha, Delage, Samoilau, Failli e Berdos. Nel finale si portano al comando 6 uomini: Flecha, Porsev, Stybar, Delage, Boom, Marycz. Il gruppo li vede e le stradine del circuito cittadino di Cracovia non facilitano l'azione dei battistrada. Vengono ripresi ai 3 km e lì inizia un uragano vero e proprio.
Un circuito a dir poco esigente, quello su cui si è disputato il campionato nazionale tedesco: e una gara che si è risolta con gruppo frantumato in tantissimi plotoncini. Il primo al traguardo di Grimma è stato un terzetto nel quale Fabian Wegmann ha interpretato al meglio l'ultimo chilometro battendo Linus Gerdemann e il giovane Julian Kern. Paul Martens ha chiuso da solo a oltre 1' dal corridore della Garmin, mentre a 2'30" sono transitati Burghardt, Schumacher e Mario Vogt.
Seconda vittoria stagionale per Luis León Sánchez alla Vuelta a Castilla y León. Nella seconda tappa il maltempo la fa da padrone (pioggia e qualche spolverata di neve sulle cime più elevate) e se ne va subito una fuga con nomi importanti, mentre il gruppo perde minuti su minuti (saranno più di 3' al traguardo). I fuggitivi, dapprima in sette, vengono raggiunti da altri cinque, a formare un gruppo di 12 corridori.