Giornata di gloria per Elia Viviani ai Campionati Italiani su Pista di Montichiari: il veronese, freschissimo reduce dal doppio oro conquistato agli Europei di Apeldoorn, è stato tra i protagonisti del secondo giorno di gare agli Assoluti, replicando proprio uno dei due ori olandesi grazie alla vittoria, ottenuta in coppia con Michele Scartezzini, nel Madison.
Si correrà domani il Tour de Vendée, prova in linea di categoria 1.HC del calendario. Saranno 202.6 i chilometri da percorrere per arrivare da Aizenay a La Roche-sur-Yon. 17 le squadre al via, con la Vacansoleil del campione uscente Wesley Kreder (dorsale numero 1) che potrà contare anche su Romain Feillu e sul giovane Danny Van Poppel. Samuel Dumoulin è un'ottima freccia all'arco della AG2R La Mondiale, mentre al FDJ.fr punterà su Nacer Bouhanni. Bryan Coquard può regalare soddisfazioni all'Europcar.
Ieri s'è corso anche il Grote Prijs Jef Scherens - Rondom Leuven ed è stato il belga Bert De Backer ad aggiudicarsi la corsa con partenza e arrivo a Leuven. La prima parte di gara è andata via con una fuga di quattro corridori tra i quali c'era anche Giairo Ermeti dell'Androni, nel finale invece s'è perso il conto di tutti gli attacchi e tentativi vari: a circa 15 km dall'arrivo sono scattati Sep Vanmarcke e Bert De Backer che successivamente sono stati raggiunti da Jasper Stuyven.
La seconda tappa della Route du Sud va a Yohann Gène, che batte allo sprint Chris Sutton e Samuel Dumoulin. Nei 182.8 km con partenza ed arrivo a Villecomtal sur Arras il finale è stato movimentato, con i tentativi di Franco Pellizotti e Rubén Plaza Molina (a cui si sono uniti Gadret, Voeckler e Courteille) di anticipare il gruppo. Guadagnata una decina di secondi, il finale è stato allo sprint, con Gène, Sutton e Dumoulin ad anticipare Yannick Martinez (che resta leader della generale), Anthony Roux, Geoffroy Lequatre, Giairo Ermeti, Francisco Ventoso, Nicolas Baldo e Diego Rosa.
Un assolo di 3 km per lanciare Vincenzo Nibali verso quello che è forse il più bel successo in carriera: la 20esima tappa del Giro, stravolta dal maltempo, aveva del disegno originario solo la doppia scalata finale al Passo Tre Croci e alle Tre Cime di Lavaredo. Esauritasi sulla prima salita la fuga del mattino (con Hansen, Popovych, Ermeti e Brutt, ultimo a mollare), e sfogati i contrattacchi di Weening, Brambilla e Capecchi, la maglia rosa è partita a 3 km dalla vetta, e ha fatto il vuoto, riprendendo rapidamente gli stessi Weening e Capecchi e andandosene in solitaria al traguardo.
La 20a e penultima tappa del Giro d'Italia è arrivata alle sue fasi decisive: i quattro fuggitivi della prima ora, Pavel Brutt, Giairo Ermeti, Adam Hansen e Yaroslav Popovych, hanno passato Cortina d'Ampezzo (sotto la pioggia) hanno imboccato le prime rampe del Passo Tre Croci a meno di 23 km dall'arrivo con Brutt e Hansen che hanno subito allungato in testa alla corsa. In gruppo, dopo il grande lavoro dell'Euskaltel, troviamo in testa gli uomini della Colombia e quelli Cannondale per Damiano Caruso: il ritardo dalla testa della corsa è di 2'25" .
Alla fine, seppur privata di ben tre gran premi della montagna, la 20a tappa del Giro d'Italia è partita regolarmente e dopo 90 km troviamo quattro corridori in fuga: si tratta di Pavel Brutt (Katusha), Giairo Ermeti (Androni), Adam Hansen (Lotto) e Yaroslav Popovych (RadioShack) che hanno avuto un vantaggio massimo di 8'20" e che attualmente mantengono 7'40" circa sul plotone tirato dall'Euskaltel-Euskadi. Al momento sulla corsa c'è il sole ma sul traguardo delle Tre Cime di Lavaredo è in corso una nevicata che comunque non dovrebbe impedire l'arrivo in quota.
Nuova volata e nuova vittoria per Mark Cavendish al Giro d'Italia. A Cherasco, sede d'arrivo della 13esima tappa, la più lunga della corsa rosa coi suoi 254 km, il britannico ha battuto Giacomo Nizzolo, Luka Mezgec, Brett Lancaster, Elia Viviani, Manuel Belletti, Daniele Bennati e Filippo Pozzato, centrando la quarta affermazione in questa edizione del Giro.