È Moreno Moser il vincitore della settima edizione della Strade Bianche, primo italiano a trionfare in questa corsa. Gara vissuta sulla fuga di Ermeti, Saramotins, Belkov e Schär (lui il promotore dell'azione dopo 23 km). Sullo sterrato di Monte Sante Marie, mentre Paolini cade e si ritira, Juan Antonio Flecha allunga sul gruppo e si porta in caccia: a 19 km dall'arrivo è però dura andarli a prendere, anche perché il gruppo si fa sotto. Scatta Moreno Moser e si porta dietro Flecha, che però cede sullo strappo finale.
Sullo sterrato di San Giorgio (poco prima caduta di Garzelli, con Failli ad attenderlo: fuori dai giochi i due), con rampe molto impegnative (13 km all'arrivo), sempre Ermeti, Saramotins, Schär e Belkov in testa con 1'13" sul plotone. In gruppo ci sono ancora una sessantina di corridori, tra cui Sagan e Cancellara; lavorano Astana e Movistar, Flecha è stato ripreso nel tratto più impegnativo dello strappo sterrato. A 17 km dall'arrivo si muove Moreno Moser e Flecha, appena ripreso, prova ad andargli dietro.
Dopo lo sterrato di Monte Sante Marie (sterrato numero 5, 44 km al traguardo) Ermeti, Saramotins, Schär e Belkov in testa con 3'52" sul gruppo in forte rimonta. Sugli 11 km dello sterrato, buona parte dei quali in salita, il plotone esplode e si spezza in più tronconi (tirano Radioshack e Cannondale). Numerose anche le cadute e le forature (Pietropolli, Pellizotti e Dall'Antonia tra le vittime). Luca Paolini, vincitore della het Nieuwsblad sabato scorso, cade ed è costretto ad alzare bandiera bianca.
Quattro battistrada alla Strade Bianche quando al traguardo di Siena mancano poco più di 90 km. Si tratta del lettone Aleksejs Saramotins (IAM Cycling), del russo Maxim Belkov (Katusha), dello svizzero Michael Schär (BMC) e di Giairo Ermeti (Androni Giocattoli-Venezuela). Il loro vantaggio ha superato gli otto minuti (ma è stato anche a 9'47"). Saramotins è il primo dei quattro ad accusare qualche difficoltà sugli sterrati ed a perdere terreno.
Dopo Betancur nel 2011 ancora un giovane colombiano vince il Giro dell'Emilia. È infatti Nairo Quintana ad aggiudicarsi il 95° Giro dell'Emilia, precedendo Fredrik Kessiakoff e Franco Pellizotti. La corsa si è decisa all'ultima ascesa del San Luca, quando ai 600 metri è partito il colombiano della Movistar e non è stato più ripreso. Subito vanno in fuga una ventina di atleti ma il gruppo non lascia loro troppo spazio ed al km 52 sono nuovamente tutti insieme.