Che fosse migliorato tanto contro il tempo lo si era ormai appurato, ma al punto da vincere una cronometro (la prima da professionista!) battendo addirittura il campione di Francia di specialità (nonché bronzo mondiale) Jérôme Coppel, era difficile immaginarlo. Eppure oggi Thibaut Pinot ha fatto proprio questo, nella seconda tappa del Critérium International, a Porto Vecchio in Corsica.
Doveva essere una frazione per velocisti la prima del ottantacinquesimo Critérium International: nella semitappa del mattino di Porto Vecchio di 90.5 km si è però assistito ad un finale inatteso, con la fuga di giornata che è pareva riuscire ad arrivare sana e salva fin sul traguardo. A comporla subito dopo una dozzina di km sono stati i francesi Lilian Calmejane (Direct Énergie), Pierre Latour (AG2R La Mondiale) e Jérémy Leveau (Roubaix Lille Métropole).
È una delle corse più antiche e prestigiose d'Europa, il Critérium International: nell'albo d'oro delle ottantaquattro edizioni disputate è possibile vedere come vincitori campioni del ciclismo tra le due guerre come Roger Lapébie e André Leducq oppure protagonisti degli anni quaranta e cinquanta quali Louison Bobet e André Darrigade.
Succede tutto sul rettilineo finale, nella seconda tappa del Tour of Qatar 2016, da Doha a Doha (135 km): una caduta ai 300 metri, intorno alla decima posizione, causata da uno spartitraffico malsegnalato, stravolge l'attesa volata, coinvolgendo tra gli altri Sam Bennett, Yauheni Hutarovich, Graeme Brown, Ivar Slik e il giovane Søren Kragh Andersen, e ritardandone molti altri.