Solitamente si dice he la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo: questo detto calza a pennello con quanto capitato ad Alessandro Vanotti in occasione di un'uscita di allenamento nel ritiro prestagionale di Calpe. Il bergamasco è caduto giovedì procurandosi la frattura del piatto tibiale sinistro. Fabio Aru, a pochi km dal rientro in albergo dopo la seduta di allenamento, ha urtato con la sua ruota anteriore un cono segnalante l'inizio di un cantiere stradale che poi è andata ad incocciare con la bici di Vanotti il quale è caduto.
L'ottava tappa di questo decimo Tour of Hainan era anche la più difficile della corsa dal punto di vista altimetrico con una salita che terminava a soli 12.4 chilometri dall'arrivo. La vittoria è andata al kazako Andrey Zeits che prima di oggi non aveva mai vinto tra i professionisti: il 28enne dell'Astana ha staccato tutti sull'ascesa finale con Valerio Conti della Lampre che è stato l'ultimo a cedere, poi in discesa Zeits è riuscito a contenere a rimonta degli inseguitori.
Inizia ad animarsi anche il mercato dell'Astana Pro Team: la formazione kazaka ha ufficializzato gli approdi di Eros Capecchi e Gatis Smukulis. Sia il ventinovenne italiano che il ventottenne lettone hanno firmato un contratto annuale. «Capecchi» ha dichiarato il team manager Alexandr Vinokourov «ha una grande esperienza e sarà un prezioso gregario per Vincenzo Nibali mentre Smukulis sarà un'importante aggiunta per le classiche del Nord al fianco di Lars Boom».
Ultima curva fatale per Wouter Poels: l'olandese del Team Sky era in testa nella Al Ain-Jebel Hafeet, terza e decisiva tappa dell'Abu Dhabi Tour, quando è scivolato a terra. L'ex corridore della Vacansoleil aveva appena staccato Esteban Chaves il quale ha affrontato senza indugio l'ultima svolta a sinistra, andando così a prendersi la vittoria. Secondo a 12" Fabio Aru mentre Poels è riuscito a conservare la terza posizione tagliando a piedi il traguardo con 21" di distacco.
Ottava vittoria stagione per Andrea Guardini che ha inaugurato la prima edizione dell'Abu Dhabi Tour con una splendida volata: il velocista veronese dell'Astana s'è imposto quasi per distacco davanti a Tom Boonen e Daniele Bennati che ha potuto contare sul neocampione del mondo Peter Sagan come apripista nel finale; buona la presenza di corridori italiani tra i primi 10, con Andrea Palini al quarto posto, Marco Canola al quinto ed Elia Viviani al settimo.