Jens Voigt, esaurita la sua lunga carriera con il Record dell'Ora (battuto poi da Matthias Brändle), non lascia il ciclismo. Il tedesco rimarrà infatti in ammiraglia Trek: «Avrò un ruolo attivo nello staff della squadra. Un ruolo che comporterà un sacco di cose: coaching e motivare dei corridori, aiutare i più giovani e la direzione sportiva a poche, selezionate corse, una volta che avrò ottenuto il patentino».
Arriva il ventisettesimo uomo alla Trek Factory Racing di Luca Guercilena: è il 34enne belga Gert Steegmans, che correrà per la tredicesima stagione da professionista. Steegmans sarà l'uomo d'esperienza, utile ai giovani sia per le gare del nord che per le volate.
Con la gran riforma del ciclismo ancora in alto mare, undici formazioni del World Tour si sono unite per lanciare Velon, un progetto che vuole creare un nuovo futuro economico per il ciclismo e riavvicinare i tifosi a corridori, squadre e corse. Tre i principi base alla base della fondazione di Velon:
Sono settantanove i partenti della Japan Cup, corsa assai sentita nel paese del Sol Levante che si disputa a Utsunomiya. Sedici le formazioni al via, di cui sette World Tour (Cannondale, Europcar, Garmin, Lampre, Sky, Tinkoff e Trek), due Professional (Drapac, Novo Nordisk), sei Continental (Aisan, Bridgestone, Shimano, Ukyo, Utsunomiya e Vini Fantini), a cui si aggiunge la selezione nazionale giapponese.
Edizione numero 108 per la Paris-Tours, classica autunnale dedicata ai velocisti. L'arrivo nella leggendaria Avenue de Grammont arriva dopo 237.5 km, con la partenza dalla cittadina di Bonneval alle 11.05. A sfilare per le strade del borgo del dipartimento dell'Eure-et-Loir saranno in 159, suddivisi fra le 11 formazioni World Tour, 7 Continental e 3 Professional iscritte.
Quando si è saputo che Andy Schleck aveva indetto una conferenza stampa per oggi, l'ipotesi del ritiro serpeggiava tra gli addetti ai lavori. E così è stato: Andy Schleck ha annunciato di aver chiuso col ciclismo agonistico, a soli 29 anni. «La mia non è stata una reale decisione - ha affermato Andy Schleck - l'ha presa per me la caduta che ho subito al Tour de France in Gran Bretagna. Posso pedalare per tre o quattro ore, ma poi il mio ginocchio in salita comincia a soffrire».
Il vincitore della maglia rossa al Giro 2014, Nacer Bouhanni, anche lui sul palco di Milano, si è detto soddisfatto delle tappe adatte alle sue caratteristiche di velocista nel prossimo Giro d’Italia. «Quest'anno sarò al Giro con una nuova squadra, la Cofidis, con cui spero di fare bene. Le occasioni per i velocisti in questa edizione saranno sette, di più rispetto alla scorsa edizione, e io spero di poter essere protagonista sin dalla prima tappa con arrivo allo sprint».