Con uno scatto piazzato a 1.3 km dall'arrivo Joaquim Rodríguez è andato a vincere la quinta tappa della Tirreno-Adriatico, a Chieti. Il catalano ha chiuso con pochi secondi di vantaggio su Mollema, Contador, Santambrogio, Horner e Froome che sullo strappo conclusivo hanno distanziato di poco Nibali e soprattutto il leader della classifica Michal Kwiatkowski, che ha perso quasi 40". Ne consegue che Froome è la nuova maglia azzurra, con 20" su Contador e Nibali, 24 su Kwiatkowski, 37 su Horner, 52 su Santambrogio e 55 su Rodríguez.
È la Omega Pharma di Mark Cavendish e Tony Martin la prima vincitrice della Tirreno-Adriatico 2013: nella cronosquadre di Donoratico, prova d'apertura della Corsa dei Due Mari, il team belga si è imposto col tempo di 19'24", precedendo di 11" una sorprendente Movistar e di 16 la BMC. Quarta la Cannondale a 19", quinta l'Astana di Nibali 20". Il primo leader della classifica è Mark Cavendish, che, tra i suoi compagni, è transitato in testa al traguardo, prendendo così la maglia azzurra che potrà difendere nello sprint di domani a Indicatore.
È Moreno Moser il vincitore della settima edizione della Strade Bianche, primo italiano a trionfare in questa corsa. Gara vissuta sulla fuga di Ermeti, Saramotins, Belkov e Schär (lui il promotore dell'azione dopo 23 km). Sullo sterrato di Monte Sante Marie, mentre Paolini cade e si ritira, Juan Antonio Flecha allunga sul gruppo e si porta in caccia: a 19 km dall'arrivo è però dura andarli a prendere, anche perché il gruppo si fa sotto. Scatta Moreno Moser e si porta dietro Flecha, che però cede sullo strappo finale.
Sullo sterrato di San Giorgio (poco prima caduta di Garzelli, con Failli ad attenderlo: fuori dai giochi i due), con rampe molto impegnative (13 km all'arrivo), sempre Ermeti, Saramotins, Schär e Belkov in testa con 1'13" sul plotone. In gruppo ci sono ancora una sessantina di corridori, tra cui Sagan e Cancellara; lavorano Astana e Movistar, Flecha è stato ripreso nel tratto più impegnativo dello strappo sterrato. A 17 km dall'arrivo si muove Moreno Moser e Flecha, appena ripreso, prova ad andargli dietro.
Dopo lo sterrato di Monte Sante Marie (sterrato numero 5, 44 km al traguardo) Ermeti, Saramotins, Schär e Belkov in testa con 3'52" sul gruppo in forte rimonta. Sugli 11 km dello sterrato, buona parte dei quali in salita, il plotone esplode e si spezza in più tronconi (tirano Radioshack e Cannondale). Numerose anche le cadute e le forature (Pietropolli, Pellizotti e Dall'Antonia tra le vittime). Luca Paolini, vincitore della het Nieuwsblad sabato scorso, cade ed è costretto ad alzare bandiera bianca.
Quattro battistrada alla Strade Bianche quando al traguardo di Siena mancano poco più di 90 km. Si tratta del lettone Aleksejs Saramotins (IAM Cycling), del russo Maxim Belkov (Katusha), dello svizzero Michael Schär (BMC) e di Giairo Ermeti (Androni Giocattoli-Venezuela). Il loro vantaggio ha superato gli otto minuti (ma è stato anche a 9'47"). Saramotins è il primo dei quattro ad accusare qualche difficoltà sugli sterrati ed a perdere terreno.
La semiclassica belga Le Samyn, corsa in mezzo ad una fitta nebbia, termina in volata e premia il classe '89 russo Alexey Tsatevich. Nel finale erano stati Luke Rowe e Thomas Sprengers gli animatori della corsa, che erano andati via guadagnando più di un minuto al gruppo. Quando Sprengers ha alzato bandiera bianca, Rowe ha proseguito nell'azione ma è stato ripreso da un gruppo tirato dalla FDJ di Aranud Démare, qui vincitore nel 2012, quando al traguardo mancavano 10 km. Ai -5 Geraint Thomas attacca ed Ignatas Konovalovas prova a seguirlo.
La Katusha ha reintegrato nell'organico il corridore spagnolo Ángel Vicioso, sospeso solo il 20 febbraio scorso per aver saltato l'udienza al processo Operación Puerto. Vicioso ha testimoniato venerdì 22 febbraio in videoconferenza da Lérida, ammettendo di aver avuto sì rapporti con il medico dopatore Eufemiano Fuentes, ma solo «sporadicamente».