Il 77° Grand Prix de Ouest France-Plouay è di Pippo Pozzato, che in volata batte Giacomo Nizzolo. La corsa, il classico circuito di 27 km da ripetere nove volte per un totale di 243 km, ha visto una fuga andar via subito: Natnael Berhane (Europcar), Vegard Stake Laengen (Bretagne-Séché), Christophe Laborie (Sojasun) e Julien Fouchard (Cofidis) i protagonisti, che hanno ottenuto un vantaggio massimo di 16' a 150 km dal termine.
Un vero e proprio numero, quello di Jesús Herrada, forse il più talentuoso giovane corridore proveniente dalla Spagna, nella quinta e ultima tappa del Tour du Poitou Charentes, da Rouelle-sur-Touvre a Poitiers. Il portacolori della Movistar si è inserito, dopo 9 km (a 183 dal traguardo), in una fuga comprendente anche Vichot, Belkov, Vorganov, Poux, Schelling, Fouchard, Delpech, David, Rostollan, Minnaard, Kneisky e l'italiano Mattia Pozzo.
Questa mattina la Movistar ha comunicato ufficialmente l'ingaggio del 31enne Alejandro Marque: la notizia arriva proprio nel giorno in cui la tappa della Vuelta parte dalla città natale di Marque, A Estrada. Marque ha corso per dieci anni in piccole formazioni portoghesi ed è un buon passista che difende anche il salita: quest'anno con la OFM Quinta da Lixa è arrivata la svolta con la vittoria nella classifica finale della Volta a Portugal.
Al secondo giorno della Vuelta a España Vincenzo Nibali si issa già in vetta alla classifica. Sull'Alto do Monte da Groba, arrivo della seconda tappa della corsa spagnola, ha vinto Nicolas Roche, e Brajkovic (maglia rossa dopo la cronosquadre) non ha retto il ritmo dei migliori, staccandosi e passando il simbolo del primato al suo capitano.
La cronosquadre d'apertura della Vuelta a España vede la vittoria dell'Astana di Vincenzo Nibali. La formazione kazaka ha coperto i 27.4 km che separavano Vilanova de Arousa da Sanxenxo in 29'59" (media di 54.83 km/h), con la RadioShack di Cancellara a 10" e l'Omega Pharma Quickstep a 16". Sky 4a a 22", Movistar a 29", Saxo-Tinkoff a 32", NetApp-Endura sorprendentemente a 35", BMC a 36", Orica deludente a 45" e Belkin 10a a 49". La prima maglia roja non è però di Vincenzo Nibali ma di Janez Brajkovic, il primo degli Astana a transitare sul traguardo.