Nicolas Marini ha vinto la sua prima corsa da professionista questa mattina in Giappone: il 21enne della Nippo-Vini Fantini, che domenica s'era aggiudicato un criterium senza valore ufficiale, si è imposto in volata nella terza tappa del Tour of Japan davanti al russo Boris Shpilevsky; quello di Marini è anche il primo successo stagionale della Nippo-Vini Fantini che fin qui non era andata oltre a due secondi posti.
Giornata inaugurale del Tour of Japan con un breve cronoprologo di 2650 metri che ha assegnato la prima maglia di leader della corsa: ad imporsi è stato l'australiano Brenton Jones, portacolori della Drapac, che ha fatto segnare un tempo di 3'19". Al secondo posto, battuto per appena 61 centesimi di secondo, Neil Van der Ploeg, anche lui australiano come Adam Phelan, quarto classificato; podio tutto oceanico con il neozelandese Tom Davison che ha chiuso al terzo posto.
La pattuglia non è delle più nutrite, ma certo sarà tra quelle più agguerrite: gli italiani al via della Parigi-Roubaix di domani saranno 17, e da alcuni di loro è lecito aspettarsi un risultato interessante.
La fuga in atto alla E3 Harelbeke ha preso proporzioni importanti: per Kristian Sbaragli (MTN), Andrea Dal Col (Southeast), Sébastien Turgot (AG2R), Sjoerd Van Ginneken (Roompot), Sean De Bie (Lotto) e Dries Devenyns (IAM), partiti al km 18, il vantaggio ha toccato anche i 9'50" dopo 104 km di gara (a 111 dalla fine); la reazione del gruppo si è fatta attendere, ma da qualche chilometro soprattutto il lavoro della Etixx ha iniziato a limare il margine degli attaccanti.
Primi guai alla E3 Harelbeke: sono toccati ad alcuni dei protagonisti più attesi, e si sono manifestati in forma di una caduta sul pavé di Haaghoek, dopo poco più di 40 km di gara. Ad andare giù sono stati in tanti, e tra questi Fabian Cancellara (dolorante a un polso), Lars Boom, John Degenkolb e Sebastian Langeveld. Quest'ultimo è stato purtroppo portato in ospedale in ambulanza.
24 squadre e 191 partenti domani alla E3 Harelbeke, sesta prova World Tour dell'anno. Lungo i 215 km della gara si daranno battaglia molti dei protagonisti delle classiche fiamminghe, a partire dal vincitore dell'edizione 2014 Peter Sagan (ovviamente dorsale numero 1), proseguendo coi vari Fabian Cancellara (31), Sep Vanmarcke (141), Greg Van Avermaet (51), Zdenek Stybar (12).