Arrivano le salite e a La Planche des Belles Filles cambia tutto: Fabian Cancellara, secondo pronostico, perde la maglia gialla, che passa a Bradley Wiggins. Con la vittoria di tappa di Chris Froome, la Sky conferma di essere una corazzata difficilmente scalfibile; Evans e Nibali, ora secondo e terzo della generale, sono i principali avversari dei britannici. Dopo i 4 ritiri di ieri, ben 8 corridori non prendono il via da Tomblaine (Hesjedal, Gutiérrez Palacios, Txurruka, Hunter, Freire, Dupont, Wynants ed Erviti), poi al km 44 si ritirerà pure Delaplace.
Prima sospeso, poi scagionato ed infine squalificato: la vicenda di Alex Rasmussen, accusato lo scorso inverno di aver saltato tre controlli antidoping nel giro di 18 mesi, si è arricchita oggi di un altro capitolo. A novembre 2011 il corridore danese era stato assolto dalla propria federazione nazionale a causa di alcuni errori nelle procedure da parte degli addetti dell'UCI ma oggi è arrivato il verdetto del ricorso al TAS del massimo ente del ciclismo: Rasmussen è stato squalificato per 18 mesi e potrà tornare a gareggiare solamente nel 2013.
È stata presentata questa mattina in Belgio la nuova maglia della Garmin-Sharp che verrà usata in corsa per la prima volta al Tour de France: arrivo già Sharp come secondo nome ha portato alcuni cambiamenti, il più evidente è la banda orizzontale di colore rosso con il nome del nuovo sponsor.
Solitamente in vista del Tour Jonathan Vaughters si limitava a presentare una nuova maglia per la sua squadra. Stavolta invece cambia sponsor e annuncia un'importante partnership con Sharp. L'azienda giapponese che produce dispositivi elettronici quest'anno celebra il suo centenario ed ha deciso di entrare nel mondo del ciclismo al fianco della squadra americana per aumentare la visibilità del suo marchio.
Un circuito a dir poco esigente, quello su cui si è disputato il campionato nazionale tedesco: e una gara che si è risolta con gruppo frantumato in tantissimi plotoncini. Il primo al traguardo di Grimma è stato un terzetto nel quale Fabian Wegmann ha interpretato al meglio l'ultimo chilometro battendo Linus Gerdemann e il giovane Julian Kern. Paul Martens ha chiuso da solo a oltre 1' dal corridore della Garmin, mentre a 2'30" sono transitati Burghardt, Schumacher e Mario Vogt.
Era la tappa della verità, una cronometro molto tecnica nel centro di Milano. Sui 28.2 km la sfida per la rosa era tra Hesjedal e Joaquim Rodríguez (anche se De Gendt insidiava il terzo posto di Scarponi). La vittoria di tappa va a Marco Pinotti, nettamente superiore, mentre la rosa è del canadese Ryder Hesjedal, vero outsider della corsa rosa. Subito un colpo di scena, con il terzo a partire, nonché uno dei favoriti, Taylor Phinney, che sbaglia strada (non sarà l'unico) e perde tempo.
Domani il suo compagno di squadra Ryder Hesjedal sarà impegnato in un'importante prova contro il tempo (c'è in gioco la vittoria del Giro d'Italia!), e oggi la sua squadra, la Garmin-Barracuda, trova un gran bel viatico festeggiando nelle proprie fila un campione nazionale della specialità. Si tratta di Dave Zabriskie, ottimo cronoman, che si è imposto a Greenville (nel South Carolina) nel campionato USA a cronometro: per lui è il settimo titolo statunitense contro il tempo.
Era la tappa regina, questa che arrivava sul Passo dello Stelvio. Se la prende Thomas De Gendt, che arriva da solo dopo un'impresa bellissima. Se ne va subito una fuga di 14 uomini: Amador, Samoilau, Slagter, Clement, Denifl, Zaugg, Caruso, Losada, Vande Velde, Rabottini, Frank, Kreuziger, Bono e Serpa. Vantaggio che fatica a salire ma che nei pressi dell'Aprica è a 3'10". Dietro tira la Colnago-CSF Inox di Pozzovivo. All'Aprica il vantaggio è di 4'04". A Teglio Rabottini transita per primo e conquista matematicamente la maglia azzurra di miglior scalatore. Il gruppo insegue a 5'58".