Nella terza frazione dell'Arctic Race of Norway, da Senja a Malselv di 175 km, la dura salita finale di 3.8 km e con una media vicina all'8%, a vincere è stato Ben Hermans. Il belga del BMC, ben coadiuvato dal connazionale Dylan Teuns, si è riportato nel corso ai meno 200 metri dall'arrivo in scia al battistrada, l'estone Rein Taaramäe, staccando l'estone dell'Astana Pro Team dopo qualche decina di metri. Sul traguardo Hermans precede di 3" Taaramäe e di 10" lo svizzero Mathias Frank (IAM Cycling).
Grande show di Victor De la Parte: lo spagnolo del Team Vorarlberg stacca tutti e doma l'insidioso traguardo di Kitzbüheler Horn, in una tappa partita da Lienz e che ha affrontato anche il Grossglockner. De la Parte ha preceduto di 1'17" il belga Ben Hermans (BMC Racing Team) e di 1'28" il ceco Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice).
Uno scenario simile difficilmente lo si è visto: durante l'ultima tappa del Baloise Belgium Tour si sono ritirati sia il primo che il secondo della classifica. Si tratta dell'austriaco Matthias Brändle (IAM Cycling), fermatosi a causa di un'intossicazione alimentare, e del francese Arnaud Démare. La quinta e ultima tappa a Sankt Vith di 199.2 km ha quindi visto il rimescolarsi della classifica generale.
Dopo l'eccellente secondo posto nella cronometro della 3 giorni di La Panne e la terza piazza nella classifica generale arriva la prima vittoria da professionista per Stefan Küng. Il ventunenne della BMC Racing Team, autentico predestinato del ciclismo elvetico, ha infatti vinto in solitaria la Volta Limburg Classic disputatasi oggi nei Paesi Bassi.
L'edizione numero 108 della Parigi-Tours è del belga in forza alla Topsport Vlaanderen-Baloise Jelle Wallays, che in una volata a due batte Thomas Voeckler. Sulla Côte de Beau Soleil l'azione decisiva di Thomas Voeckler e Jelle Wallays, che sono andati in testa con poco meno di un minuto sul gruppo. Dietro, con tante cadute, tutti correvano contro John Degenkolb, vincitore nel 2013, Greg Van Avermaet, in forma, ed Arnaud Démare, altro uomo pericoloso. Wallays, partito al km 20 nella fuga, e Voeckler si trovavano su Avenue de Grammont e si giocavano l'ultima classica della stagione.
L'ottantaseiesima edizione del Piccolo Giro di Lombardia parla italiano: dopo l'edizione 2013 vinta da Davide Villella è la volta di un fantastico Gianni Moscon scrivere il proprio nome sull'albo d'oro della prestigiosa corsa riservata agli Under 23. Sul traguardo lecchese di Oggiono, giunto dopo 166 km di gara fra le province di Bergamo, Como, Lecco e Monza, il ventenne trentino ha battuto nel finale un talento di primo piano del panorama internazionale, ovvero sia il belga Dylan Teuns.