Tour de Pologne 2015: Henao tarpa le ali a Ulissi - Vince per distacco a Bukowina Tatrzanska e va al comando della classifica appaiato a Diego
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- Ben Hermans
- Ben Hermans
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- Robert Kiserlovski
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- Sergio Luis Henao Montoya
- Sergio Luis Henao Montoya
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Non esultava da tanto, troppo tempo. Sergio Henao, colombiano della Sky, aveva esultato per l'ultima volta addirittura il 3 aprile 2013, nella terza tappa della Vuelta al País Vasco. Sull'arrivo di La Lejana aveva preceduto un altro connazionale, quel Carlos Betancur ancora non troppo paffuto e, soprattutto, vincente. Poi tanti piazzamenti, e la sospensione di otto mesi nel marzo 2014, quando si sottopose ad un programma di ricerca scientifica per valutare gli effetti del passaggio dal livello del mare a lunghi periodi in altura (è nato e si allena a Rionegro, oltre 2000 metri s.l.m.).
Il ritorno, balbettante, poi questo Polonia. Ieri, a Zakopane, qualche stilettata, oggi un attacco mirato, preparato, preciso. Tappa e maglia, alla fine, per Henao, che di questa vittoria aveva davvero bisogno. Avrebbe avuto una gran voglia di vincere anche Diego Ulissi, già ieri secondo e sorpreso da Bart De Clercq, oggi pure piazzatosi alle spalle del vincitore. Con gli abbuoni il cecinese finisce a pari tempo con Henao, ma la vittoria di oggi premia, in termini di classifica, il colombiano.
Un susseguirsi di salite, discese, attacchi, contrattacchi
Via dal Bukovina Terma Hotel Spa e subito circuito di 5.3 km da ripetere tre volte, attorno a Zakopane. Poi si esce dalla zona d'arrivo di ieri e si ritorna verso uno dei Gpm affrontato nella scorsa tappa, quello di Zab. Sono passati solo 26 km e si entra in un altro circuito, nella zona di Bukowina Tatrzanska: 38.4 km da ripetere quattro volte, con altrettante scalate sia verso Zab, che verso Sciana Bukovina. Sono entrambe salite di prima categoria.
Un percorso che chiama attaccanti, che sin dai primissimi chilometri non si fanno attendere. Dopo un'inevitabile fase di scatti e controscatti, prontamente annullata dal gruppo, prendono il largo dieci uomini: Carlos Verona, Michal Kwiatkowski e Gianni Meersman (Etixx-QuickStep), Branislau Samoilau e Marek Rutkiewicz (CCC Sprandi Polkowice), Alexey Lutsenko (Astana), Robert Kiserlovski (Tinkoff-Saxo), Ivan Santaromita (Orica), Alessandro De Marchi (BMC) e Vasili Kiryienka (Sky). Vanno d'accordo ma presto l'iridato Kwiatkowski (a metà tappa si ritirerà), ieri staccato dai primi, tenta di andar via da solo. Dura poco e sul polacco rientrano gli altri nove. Kwiatkowski però non demorde ed attacca di nuovo, prendendo 20" agli ex compagni di fuga. Questi ultimi vengono raggiunti dal gruppo e le carte in tavola si rimescolano notevolmente.
Kwiatkowski ci riprova, dietro inseguono decisi
Mister K. è da solo al comando ma da dietro si sgancia un altro plotoncino. Al suo interno Maciej Paterski, Jan Hirt e Marek Rutkiewicz (CCC Sprandi-Polkowice), Arnold Jeannesson e Kenny Elissonde (FDJ), Michal Golas e Gianluca Brambilla (Etixx.QuickStep), Pawel Poljanski (Tinkoff-Saxo), Alexey Lutsenko (Astana), Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), Dylan Teuns (BMC), Eduard Vorganov (Katusha), Axel Domont (AG2R La Mondiale) e Tomasz Marczynski (Selezione Polonia). A loro si unisce anche l'ex Campione Italiano Ivan Santaromita (Orica) e viene pure ripreso Michal Kwiatkowski. Mancano 122 km all'arrivo ed i 16 al comando hanno 1'45" sul gruppo maglia gialla.
L'iridato non si ferma, poi Tankink e Poljanski al comando
Michal Kwiatkowski non ha proprio voglia di starsene con le mani in mano oggi ed allunga di nuovo, stavolta con Maciej Paterski; la coppia prede subito 20" agli ex compagni di fuga e 2'30" al gruppo. Nel frattempo davanti sono arrivati anche Pawel Poljanski e Tomasz Marczynski, mentre ai fuggitivi sopra citati si sono aggiunti George Bennett e Bram Tankink (Team LottoNL-Jumbo), Ian Boswell (Sky) e Darwin Atapuma (BMC). Marczynski, Poljanski, Kwiatkowski e Paterski hanno 50" sul primo gruppo inseguitore, mentre il plotone della maglia gialla si trova a 3'30".
I fuggitivi si raggruppano, ma Michal Kwiatkowski scatta ancora, quest'oggi incontenibile. Bram Tankink però tiene nel mirino il polacco ed una volta raggiunto lo supera. Il corridore della Lotto.NL-Jumbo si porta perciò da solo al comando.
Diego Rosa si porta su Poljanski. Tankink cede
Non dura troppo la fase eremitica di Tankink, visto che il polacco Poljanski si rifà sotto a 41 km dal termine. All'ultimo passsaggio sotto lo striscione di Bukowina Tatrzanska Tankink perde colpi, mentre Poljanski viene raggiunto da un superlativo Diego Rosa; l'Astana ed il Tinkoff-Saxo iniziano l'ultimo giro del circuito con 33" sul gruppo della maglia gialla Bart De Clercq.
Sull'ultima ascesa di Zab Diego Rosa attende Pawel Poljanski, palesemente stanco: dietro però è la Sky di Sergio Henao a tirare il gruppo, a soli 20" dai due fuggitivi, ed allora Rosa dà una bella sgasata, portandosi da solo al comando quando mancano 28 km a Bukowina Tatrzanska. La Sky però fa rosolare - ci sia perdonato il bisticcio - Rosa là davanti, tenendolo a vista, a 15", fino allo scollinamento di Zab. Il tratto appena dopo il Gpm, un breve falsopiano, è fatale a Diego Rosa, ed il gruppo si ricompone.
Sky on fire, Nieve allunga sullo strappo al 20%
La Sky fa il ritmo, ben conscia che Sergio Henao ha la gamba calda. Sullo strappo al 20% di Sciana Bukovina, ultima scalata della giornata, è però il basco Mikel Nieve ad allungare. Alle sue spalle Aru, Henao stesso ed il leader De Clercq si barcamenano. La salita procede a gradoni, e così appena le pendenze si fanno più docili, ecco che il gruppo torna sotto al basco. Lawson Craddock, della Giant-Shimano, tenta l'allungo pure lui, ma non guadagna granché; lo riprendono Ben Hermans ed ancora Mikel Nieve, che procedono in tre a 11 km dalla fine.
Attacca Aru sull'ultima rampa, Henao fugge in contropiede
AruPoco dopo lo scollinamento Craddock, che aveva allungato, viene raggiunto, ed allora è Petr Vakoc che se ne va ai -10.5. L'allungo non produce chissà cosa, ed il corridore della Etixx viene ripreso. Attacchi sterili, nei saliscendi verso Bukowina Tatrzanska, con Nieve, Hermans e pure Zoidl che provano ad evadere: nel gruppetto però ci si guarda molto.
L'accordo tra Hermans e Nieve c'è, ma a 3 km dall'arrivo, quando la strada s'impenna di nuovo, ecco la sparata di Fabio Aru. Il sardo riprende in agilità i due fuggitivi ma è lì che scatta Sergio Henao. Il colombiano prende alcuni secondi - non troppi - sul gruppetto, dove è rientrato anche Diego Ulissi, in lotta per la classifica generale.
Il gruppo si guarda, Diego è 2° ed a pari tempo con lo Sky
Guardati e riguardati, succede con Henao quel che accadde ieri a Zakopane con De Clercq: il colombiano va a vincere con 8" di vantaggio su Ulissi, quindi Craddock, Riblon ed Aru. A 11" Nieve, Hermans, Izagirre e Formolo. A 16" De Clercq, spogliato della maglia di leader che finisce ad Henao.
Il colombiano è a pari tempo con Ulissi, che però ha una tappa vinta in meno, e quindi è relegato al secondo posto. Al terzo posto De Clercq a 10", poi Formolo a 11", Hermans ed Izagirre a 14", Aru a 17", Riblon a 19", Nieve a 22" e Zakarin a 27". E domani, nella crono decisiva di Cracovia, non si faranno sconti: 25 km sostanzialmente piatti che decideranno chi sarà l'erede di Rafal Majka.