L'UCI procede con due sanzioni apparentemente severe, ma in realtà più soft di quanto non sembri: verranno fermati per due mesi Johan Bruyneel, team manager della RadioShack che aveva indossato una maglia non regolamentare nell'ultima tappa del Tour; e Carlos Barredo, corridore che si era aizzato contro il portoghese Rui Costa in una rissa rimasta memorabile. Bruyneel sconterà la sua pena dal 1° febbraio al 31 marzo 2011, Barredo dal 1° gennaio al 28 febbraio: in entrambi i casi, saremo lontani dal cuore della stagione.
Con un comunicato stampa apprendiamo che il Team RadioShack si è rivolto al TAS di Losanna per contestare il mancato invito al Giro di Lombardia deciso negli scorsi giorni da RCS Sport, la società organizzatrice. «Nel gennaio 2010 - si legge - è stato raggiunto un accordo tra il team e RCS riguardo la partecipazione della nostra squadra al Giro di Lombardia. Con totale sorpresa, abbiamo appreso dalla stampa che la RadioShack non era nella lista delle squadre invitate all'evento.
Il talento neozelandese Jesse Sergent, il giovanissimo Kwiatkowski e il portoghese della Footon-Servetto Cardoso correranno nel Team RadioShack nella prossima stagione.
Con un comunicato stampa, l'UCI fa sapere che aprirà un procedimento disciplinare a carico della Radioshack per il mancato rispetto delle regole che disciplinano l'abbigliamento dei corridori in gara. Il riferimento è all'ultima tappa del Tour de France quando i corridori della squadra statunitense si presentarono al via con una divisa diversa da quella ufficiale e che pubblicizzava Livestrong, l'associazione per la lotta contro il cancro fondata da Lance Armstrong.
Non è solo stupefatto Johan Bruyneel, manager belga del Team RadioShack, ma è addirittura senza parole per il mancato invito da parte degli organizzatori della Vuelta a España alla prossima edizione del terzo grande giro del calendario mondiale: «All'inizio pensavo fosse un errore, poi dopo aver parlato con gli organizzatori ho capito che non era così. Mi è stato detto che altre squadre avevano offerto maggiori garanzie a livello tecnico, ma tra i nostri preiscritti alla corsa avevamo Klöden, Brajkovic, Leipheimer e Horner, potenzialmente quattro vincitori della Vuelta».
Floyd Landis, dopo aver a lungo tentato la via giuridica per proclamare la sua innocenza rispetto alle accuse di doping (suffragate da una positività al testosterone) che gli sono costate la vittoria del Tour 2006, cambia completamente strategia e si confessa al Wall Street Journal, in un'intervista in cui ammette l'uso continuativo di doping nel corso della sua carriera, e tira in ballo come corresponsabili Lance Armstrong e altri corridori incontrati nella US Postal (Leipheimer, Zabriskie e un'altra decina di nomi).
Sorprende poco leggere i nomi inclusi nella selezione del team Radioshack per il prossimo Tour of California.
La squadra di Bruyneel, assente al Giro, consterà infatti non solo della sua star Lance Armstrong e di Levi Leipheimer, vincitore già di tre edizioni della corsa statunitense, ma anche di "gregari" d'eccezione come Chris Horner, fresco vincitore della Vuelta al País Vasco, e Janez Brajkovic, giovane sloveno che ha ottimamente figurato al Romandia.