È durato nemmeno ventiquattr'ore il primato in classifica di Sergio Henao in Portogallo (ieri aveva vinto la tappa conquistando la maglia di leader). L'ultima tappa della Volta ao Algarve ha infatti deciso la corsa in favore dell'Omega Pharma Quickstep. La cronometro da Castro Marim a Tavira, 34.8 km, ha esaltato le attitudini di Tony Martin, che vincendo la prova con 1'07" sul compagno di squadra Michal Kwiatkowski si è anche aggiudicato la classifica finale. Martin ha preceduto, oltre a Kwiatkowski, Jesse Sergent (a 1'15") e Lieuwe Westra (a 1'16").
La Vattenfall Cyclassics, nota ai più come Classica di Amburgo, viene vinta dal Campione del Mondo tra gli Under 23 Arnaud Démare. Subito in fuga Jesse Sergent (RadioShack-Nissan), Gregor Gazvoda (AG2R La Mondiale) ed Andreas Dietziker (Team NetApp), che raggiungono un vantaggio massimo di 6'45" sul gruppo. La Liquigas di Sagan e la Sky di Boasson Hagen sono le prime a prendere l'iniziativa nell'inseguimento, che viene completato a 61 km dal traguardo. A 57 km se ne vanno Ladagnous, Mortensen, Popovych, Spilak, Pinotti, Juul Jensen e Bono ma il gruppo non lascia loro troppo margine.
Era la tappa della verità, una cronometro molto tecnica nel centro di Milano. Sui 28.2 km la sfida per la rosa era tra Hesjedal e Joaquim Rodríguez (anche se De Gendt insidiava il terzo posto di Scarponi). La vittoria di tappa va a Marco Pinotti, nettamente superiore, mentre la rosa è del canadese Ryder Hesjedal, vero outsider della corsa rosa. Subito un colpo di scena, con il terzo a partire, nonché uno dei favoriti, Taylor Phinney, che sbaglia strada (non sarà l'unico) e perde tempo.
Finisce il ballo di nomi per la formazione Radioshack-Nissan che ha caratterizzato la vigilia del Giro d'Italia. A seguito della convocazione di Frank Schleck Bruyneel ha ritirato Klöden e ringiovanito la formazione col belga Jan Bakelandts e il cronoman neozelandese Jesse Segent. Andranno dunque al Giro questi 3 atleti con Bennati, Hermans, Nizzolo, Rohregger, Oliveira e Zaugg.