S'è finalmente risolto il dubbio amletico che pervadeva l'animo di Heinrich Haussler: il corridore della Cervélo Test Team, nativo di Inverell nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, figlio di genitori tedeschi e tornato in Germani all'età di 14 anni per inseguire il sogno di diventare un ciclista, da luglio 2010 sarà selezionabile dalla Nazionale australiana: «Non è stata una decisione facile - ha puntualizzato Haussler - ma mi sento più australiano che tedesco, quindi ho fatto la scelta che reputo più vicina a ciò che penso».
L'ASO è stata irremovibile: la squadra elvetico-spagnola Cervélo Test Team non potrà sostituire Xavier Florencio, spedito a casa nella serata di ieri per aver utilizzato un farmaco senza l'autorizzazione del medico. Una nota stampa del corridore ha confermato la versione del team, aggiungendo che - ovviamente - il corridore è molto dispiaciuto perché si era allenato a fondo per presentarsi nelle condizioni migliori a questo Tour de France.
Heinrich Haussler alla fine ha dovuto arrendersi al dolore ed è stato sottoposto oggi ad un intervento chirurgico al ginocchio, già malconcio dopo una caduta alla Volta ao Algarve in febbraio, e colpito anche nel capitombolo innescato da Cavendish al Tour de Suisse. Haussler, che per questo problema ha già saltato gran parte della stagione, non potrà ovviamente partecipare al Tour de France e i suoi obiettivi giocoforza si spostano sul finale di stagione.
Carlos Sastre è un uomo rinato ma non ancora al meglio della forma. Lo spagnolo, deludente al Giro d'Italia anche a causa di un'ernia che ne ha condizionato il rendimento e che l'ha tartassato anche per 20 giorni dopo la corsa rosa (mettendo in dubbio la sua partecipazione al Tour), si è praticamente rimesso: «Non ho più dolori, son contento per questo perché so che durante il Tour potrò solo migliorare, giorno dopo giorno».
Dopo il forfeit di Tom Boonen, il Tour 2010 perde un'altra delle ruote veloci più attese. Tocca infatti ad Heinrich Haussler alzare bandiera bianca, a causa dei problemi al ginocchio che lo perseguitano fin dalla caduta d'inizio anno nella Volta a Algarve e che si sono poi aggravati in seguito al rovinoso "incontro" con Cavendish durante il Tour de Suisse.
Non ha ottenuto l'hat-trick, ma Kirsten Wild può ugualmente festeggiare il 12esimo successo stagionale con la vittoria finale del Rabo Ster Zeeuwsche Eilanden, la cui ultima tappa è andata alla 25enne Janneke Kanis su Slappendel e - distanziate di 9" - un gruppetto regolato da Van Vleuten che comprendeva la stessa Wild, Koedooder, Lucinda Brand e Bruins, per un tripudio di bandiere olandese sul podio. In classifica la Wild ha tenuto la compagna Slappendel distanziata di 4", mentre la Van Vleuten è giunta a 25".