Campionati Nazionali su strada 2010: Gli altri - Kolobnev & C.
- Campionato Nazionale su strada - Danimarca 2010
- Campionato Nazionale su strada - Lussemburgo 2010
- Campionato Nazionale su strada - Norvegia 2010
- Campionato Nazionale su strada - Russia 2010
- Campionato Nazionale su strada - Svizzera 2010
- Cervélo Test Team 2010
- Team Katusha 2010
- Team Saxo Bank 2010
- Alexandr Kolobnev
- Aliaksandr Kuchynski
- Danail Andonov Petrov
- Fränk Schleck
- Geraint Thomas
- Gorazd Stangelj
- Marc De Maar
- Martin Elmiger
- Nicki Sørensen
- Rui Miguel Sousa Barbosa
- Thor Hushovd
- Uomini
Novità, conferme, sorprese, risultati scontati e inattesi, di sicuro una giornata che - per il ciclismo mondiale - è sempre molto particolare: già il fatto che tutti i professionisti (quelli nella possibilità di farlo, s'intende) nello stesso giorno (o week-end, per meglio dire) se ne tornino tutti a casetta, ovunque essa sia, per scontrarsi con avversari che magari non trovano mai durante il resto della stagione. Il campionato nazionale di categoria è forse la più democratica delle gare, perché mette uno di fronte all'altro l'idolo del Pro Tour e l'oscuro travet delle Continental. Ma allo stesso tempo è la corsa meno democratica di tutte, visto che c'è chi gareggia in 15 e chi se la sbriga da solo (dipende da quanti connazionali militano in una stessa squadra).
Chi ha fatto tesoro della superiorità sul campo è stato Alexandr Kolobnev, che nel campionato russo ha sfruttato il fatto di correre nella squadra più forte e numerosa, la Katusha, per far valere le sue ragioni: avvantaggiatosi col compagno Vladimir Gusev a una ventina di chilometri dal traguardo, fuoriuscendo da un gruppo di 7 uomini che fin lì si stava giocando la vittoria, il due volte vicecampione mondiale si è imposto nello sprint a due.
Non hanno mai troppi problemi in Lussemburgo i fratelli Schleck. Anzi, i due alfieri della Saxo Bank riescono mirabilmente a spartirsi i titoli, una volta io una volta tu, e stavolta dopo che Andy si era imposto nella prova a cronometro (fatto che non gli impedirà comunque di pagare minuti contro il tempo nell'imminente Tour de France), è stato Frank a fare bottino pieno nella prova in linea. Va detto che i fratelloni non hanno dovuto fare i conti stavolta col povero Kim Kirchen, che di solito è il terzo incomodo nelle sfide lussemburghesi, ma è al momento fermo per seri problemi di salute. Sul gradino più basso del podio (ovviamente Andy si è piazzato secondo, dopo aver scortato Frank verso la vittoria) si è accomodato Ben Gastauer, giovane professionista della AG2R.
Se per Frank Schleck si tratta del terzo titolo nazionale su strada (l'ultimo due anni fa), la Saxo Bank si fregia di un altro tricampione tra le sue fila: si tratta di Nicki Sorensen, che in Danimarca ha sbaragliato il campo attaccando prima con tutti i più forti di giornata (il campione uscente Breschel, Lund, Bak, Chris Sorensen), e poi, una volta assicurata la supremazia per questo gruppetto, andandosene insieme a Bak, dopo un ottimo lavoro di squadra di una Saxo in superiorità numerica. Non essendo sicuro di battere l'avversario nello sprint a due (decisamente favorito il corridore dell'HTC), Nicki si è involato tutto solo a 5 km dal traguardo, precedendo alla fine Bak di 13".
Un altro habitué del titolo nazionale è Martin Elmiger, che in Svizzera ha centrato anche lui la terza affermazione in carriera, con Cancellara attivo ma non troppo nel finale di gara; e torna a frequentare la maglia di campione del suo paese Thor Hushovd, al secondo titolo norvegese: conscio di non poter controllare la corsa fino a un possibile sprint (con lui il solo compagno Rasch), Thor ha deciso di attaccare in prima persona, imponendosi poi per distacco (minimo) su Christer Rake e, più staccati, Roy Hegreberg e Vegard Stake Laengen: come dire che il discorso dei giganti che si scontrano coi ciclisti meno celebri trova conferma ovunque. E tra l'altro in Norvegia il buon Boasson Hagen si deve accontentare del quinto posto (leggasi: anche se poco noti, anche i Rake e gli Hegreberg possono dar filo da torcere ai campioni).
E se in alcuni casi sono nomi nuovi a imporsi (Geraint Thomas che mette in fila i compagni Kennaugh e Stannard in una gran parata Sky per il campionato britannico), altrove sono vecchie conoscenze a timbrare il cartellino nazionale: il Danail Petrov di Bulgaria è ormai quasi un monumento nazionale, il Gorazd Stangelj di Slovenia dimostra che la sua parabola non si è chiusa con l'esperienza italiana, l'Aleksandr Kuschynski di Bielorussia è più che degno della definizione di "corridore esperto", e il Rui Miguel Sousa di Portogallo non è troppo stagionato per mettere a segno eccellenti assoli.
Tra gli altri protagonisti del fine settimana, come trascusare poi quel Marc De Maar di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi? L'ex olandese e ormai antillano di Curaçao, dopo aver vinto nettamente la prova a cronometro valida per il titolo nazionale del suo nuovo paese (bullandosene tra l'altro come uno svergognato sui vari Twitter e Facebook...), si è ripetuto il giorno dopo nella prova in linea, dominata con un attacco a lunga gittata inscenato a 60 km dal traguardo: per Marc tanta soddisfazione, un po' di pubblicità (che non guasta mai) e un paio di maglie sicuramente originali da sfoggiare sulle strade di mezzo mondo. E anche questo è ciclismo.