Sette giorni all'inizio delle udienze, 23 tra testimoni ed esperti e sino ad 8 settimane per avere il verdetto del TAS (che verrà dunque emesso a Gennaio 2012). Sono questi i numeri del caso Contador. Il Campione spagnolo è in attesa del giudizio del TAS dopo la positività al clenbuterolo riscontrata durante il Tour de France 2010. Curioso che, stando a quanto riporta il quotidiano El País, tra i consulenti compaia il nome di Louis Rovner, uno dei massimi esperti di macchine della verità.
Il 27enne corridore colombiano Edwin Parra è risultato positivo in un controllo antidoping effettuato lo scorso mese di settembre durante la Vuelta a Boyacá. Parra ha passato il 2011 con la maglia della Boyacá Orgullo de America e era uno dei 16 corridori annunciati dalla nuova formazione Professional Coldeportes: la squadra di Claudio Corti, però, ha immediatamente fatto sapere che il corridore sarà escluso dalla squadra e che quest'atteggiamento serio, inflessibile e di piena trasparenza sarà una della caratteristiche del team.
Nessuna sospensione e una multa di 1500 franchi svizzeri (circa 1100 euro) per Alexander Kolobnev. Questa la decisione della Federazione Russa nei confronti del due volte vicecampione del mondo che fu allontanato dal Tour de France per una positività al diuretico idroclorotiazide. Nei prossimi giorni la sentenza completa sarà trasmessa all'UCI e alla WADA che avranno la possibilità di appellarsi al TAS qualora non ritenessero equa la sanzione.
Paolo Bettini è indagato per abuso d'ufficio nell'ambito di una inchiesta antidoping della procura di Padova. Avrebbe avvertito un atleta di un controllo, dice l'accusa. Per il presidente federale Renato Di Rocco, «era un nostro accertamento medico. Bettini avvertì il corridore per il rispetto degli orari». (Questa la nota Ansa. Scopriamo così che, tra le mansioni di un Commissario Tecnico, c'è anche il raccordo logistico tra controllori antidoping e corridori controllati. Grazie per l'informazione, presidente Di Rocco...)
La Procura Antidoping del CONI ha deferito Riccardo Riccò al Tribunale Nazionale Antidoping, chiedendone la squalifica per 12 anni. Il deferimento del ciclista di Formigine è dovuto al "riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione dell'art. 2.2. del Codice W.A.D.A". La richiesta della Procura fa ririferimento all'episodio dello scorso febbraio quando Riccò venne colto da malore durante un allenamento ed immediatamente ricoverato prima a Pavullo poi, per le gravi condizioni, a Baggiovara di Modena.
Subito dopo la diffusione da parte dell'Ansa della notizia relativa all'ammissione, da parte di Riccardo Riccò davanti alla Procura antidoping, di autoemotrasfusione, arriva la smentita da parte dell'avvocato del modenese, Fiorenzo Alessi: «La notizia è priva di fondamento», ha fatto sapere il legale. Attendonsi sviluppi.
Arriva una parola definitiva sulla vicenda che ha visto protagonista Riccardo Riccò nel febbraio scorso. Secondo quanto riporta l'Ansa, l'ex corridore di Formigine ha ammesso nei giorni scorsi alla Procura antidoping del Coni di aver effettuato un'autoemotrasfusione a inizio febbraio prima di essere ricoverato per un malore, sostenendo di averlo fatto solo su prescrizione medica. Il ciclista aveva inizialmente negato di aver compiuto quella pratica che gli è costata la sospensione dalle gare.
La RFEC, la federazione ciclistica spagnola, ha sospeto per sei mesi Oscar Sevilla per via di una positività all'amido idrossietilico (HES) risalente all'ultima tappa della Vuelta a Colombia 2010. Il corridore, che sarà costretto quindi a saltare il Clasico RCN, ha già comunicato che accetta la sanzione e che ritornerà a correre come quest'anno nella formazione colombiana Gobiernación de Antioquia perché, secondo l'interpretazione, la sentenza direbbe chiaramente che l'assunzione della sostanza incriminata è avvenuta in modo involontario.
Danilo Andrenacci, corridore 33enne della squadr D'Angelo & Antenucci-Nippo è risultato positivo all'Eritropoietina Ricombinante in un controllo effettuato al termine del Trofeo Melinda dello scorso 20 agosto, gara in cui Andrenacci si era piazzato in 12a posizione. In attesa delle controanalisi il tribunale del CONI e lo staff della sua squadra hanno comunicato la sospensione dell'atleta con effetto immediato.