Dopo la modifica dei regolamenti adottata dall'UCI, dal settembre scorso si è avuto un nuovo impulso nei tentativi di stabilire i record dell'ora. Finora sono stati effettuati quattro tentativi, tre dei quali (quelli di Jens Voigt, Matthias Brändle e Rohan Dennis) con esito positivo.
Jens Voigt, esaurita la sua lunga carriera con il Record dell'Ora (battuto poi da Matthias Brändle), non lascia il ciclismo. Il tedesco rimarrà infatti in ammiraglia Trek: «Avrò un ruolo attivo nello staff della squadra. Un ruolo che comporterà un sacco di cose: coaching e motivare dei corridori, aiutare i più giovani e la direzione sportiva a poche, selezionate corse, una volta che avrò ottenuto il patentino».
Se fino a ieri Jens Voigt era uno dei corridori più amati della storia recente del ciclismo, da oggi è diventato leggenda. Il ciclista tedesco, 43 anni compiuti ieri, ha battuto a Grenchen, nel Velodrome Suisse, il record dell'ora che ormai da quasi 10 anni apparteneva al ceco Ondrej Sosenka. Il corridore della Trek, ritiratosi un mese fa dall'attività agonistica, ha deciso di abbandonare il professionismo col botto, entrando in uno degli albi d'oro più prestigiosi della storia del ciclismo, accanto a Coppi, Anquetil, Merckx, Moser e Indurain.
Non finisce di stupire Jens Voigt. Il tedesco che lo scorso 24 agosto, al Tour of Colorado, ha detto addio al mondo del ciclismo professionistico, rientra dalla finestra: tenterà il Record dell'Ora il 18 settembre prossimo nel velodromo di Grenchen, in Svizzera. Avvalendosi di alcuni studi effettuati da Trek Factory Racing e dal General Manager della squadra Luca Guercilena, studi effettuati quando ancora si pensava che i tempi per un tentativo di Fabian Cancellara fossero maturi, Voigt proverà ad abbattere il muro di 49.7 km stabilito il 19 luglio del 2005 a Mosca da Ondrej Sosenka.
L'ultimo giorno da ciclista professionista di Jens Voigt non poteva che rispecchiare tutta la sua carriera: il corridore della Trek infatti ha voluto salutare i suoi tifosi con un'ultima fuga da lontano nella 7a tappa della USA Pro Challenge; l'azione di Voigt, Rogers, Machado, Mejias e Zepuntke purtroppo non ha avuto molto spazio e così Voigt e Mejias hanno provato ancora da soli negli ultimi 25 km ma la prima parte del gruppo è rientrata su di loro a 9 km dal traguardo.
Sebbene una certa età, il buon Jens Voigt, la abbia (il prossimo 17 settembre spegnerà 43 candeline) non s'è sottratto all'Ice Bucket Challenge, la sfida della doccia ghiacciata come raccolta fondi contro la SLA (la Sclerosi Laterale Amiotrofica). Questa campagna che virale è dir poco ha coinvolto star più o meno grandi, uomini dello sport e dello spettacolo (ma non solo): ci si fa una doccia ghiacciata per una nobile causa e si sfidano altri amici a fare altrettanto.