Il marocchino Tarik Chaoufi mette nel sacco i due Europcar Voeckler e Charteau andando a vincere la 4a tappa della Tropicale Amissa Bongo. L'Europcar si consola con la aglia di leader che Charteau toglie a Russom, ora a 8", mentre in classifica il kazako Nikita Umerbekov è distante solo 15". Domani 5a e penultima tappa, 98 km da Léconi a Franceville che potrebbero vedere nuovi cambiamenti in classifica.
Due vittorie, un secondo posto ed una doppietta in tre tappe per la Europcar alla Tropicale Amissa Bongo. E se ieri l'uomo di punta della formazione francese, Thomas Voeckler, era giunto secondo, oggi s'è migliorato, anticipando in volata il compagno di squadra Yohann Gène e la coppia eritrea della MTN Qhubeka composta da Jani Tewelde Weldegaber e Meron Russom. Proprio Russom resta leader su Nikita Umerbekov (a 7") e Weldegaber (a 10").
Seconda tappa nel segno del Kazakistan alla Tropicale Amissa Bongo: a Ndjole vince nettamente Nikita Umerbekov, pupillo del vivaio Continental Astana, che può fregiarsi di aver battuto Thomas Voeckler, oltre che l'eritreo Meron Russom (MTN) in un arrivo a tre, con il gruppo degli inseguitori a 16". Russom può fregiarsi di un traguardo simbolico: sarà il primo africano a vestire, domani, la maglia di leader alla Tropicale Amissa Bongo, grazie alla fuga e agli abbuoni. Gène è infatti giunto 19°, staccato di 49". Russom guida dunque con 7" su Umerbekov ed 11" sul marocchino Jelloul.
L'ultima classica monumento del Nord, la Liègi-Bastogne-Liègi va a Maxim Iglinskiy che proprio all'ultimo chilometro è riuscito a raggiungere e superare Nibali, involatosi sulla Roche aux Faucons. Dietro di loro Gasparotto chiude un podio per due terzi italiano, davanti a Voeckler e Martin.
Dopo quattro anni dal successo di Cunego, l'Amstel Gold Race torna a parlare italiano grazie allo spunto di Gasparotto che negli ultimi metri supera Vanendert e Sagan, dopo che un ritrovato Gilbert, ai cento metri, aveva riportato un gruppettino in scia di un Oscar Freire (che finirà comunque quarto) nelle insolite vesti di attaccante.
Un Romain Bardet (classe '90) spettacolare è stato l'ultimo dei fuggitivi ad essere ripreso dal gruppo dei migliori: solo a 9 km dalla fine il francese della AG2R è stato raggiunto dalla prima parte del plotone (formata da una quarantina di uomini). Fromberg e Keutenberg non hanno fatto grossa selezione, anche se in diversi (Gesink e Marcato tra gli altri) si sono staccati. Nei 10 km conclusivi, in attesa del Cauberg, gli attacchi si sono ovviamente moltiplicati: Gasparotto, poi Voeckler con Sagan, poi addirittura Freire ai 7 km hanno provato ad evadere.