Bella vittoria di Elia Viviani nella prima tappa dell'Eneco Tour, da Bolsward a Bolsward per 183 km. Il velocista della Sky ha battuto Danny Van Poppel (Trek), Jempy Drucker (BMC) e André Greipel (Lotto), partito lungo e rimontato dall'italiano; sesto posto per Andrea Guardini (Astana). Viviani guida anche la classifica
La fuga in atto alla E3 Harelbeke ha preso proporzioni importanti: per Kristian Sbaragli (MTN), Andrea Dal Col (Southeast), Sébastien Turgot (AG2R), Sjoerd Van Ginneken (Roompot), Sean De Bie (Lotto) e Dries Devenyns (IAM), partiti al km 18, il vantaggio ha toccato anche i 9'50" dopo 104 km di gara (a 111 dalla fine); la reazione del gruppo si è fatta attendere, ma da qualche chilometro soprattutto il lavoro della Etixx ha iniziato a limare il margine degli attaccanti.
L'olandese Pim Ligthart ha vinto in volata il GP Cycliste La Marseillaise, prima gara del calendario francese: per il 26enne olandese della Lotto Soudal si tratta della prima vittoria con la maglia della squadra belga a cui era approdato a inizio 2014. La corsa è iniziata subito con una fuga di Conor Dunne (An Post), Julien Duval (Armée de Terre), Frederik Veuchelen (Wanty-Groupe Gobert), Steven Tronet (Auber93) e Thomas Vaubourzeix (Veranclassic) che ha avuto anche più di 10' di vantaggio ma che il gruppo è riuscito ad annullare ai piedi dell'ultima difficoltà altimetrica di giornata.
Una volata bella e convulsa ha chiuso la quarta tappa dell'Eneco Tour, da Koksijde ad Ardooie (179 km), e l'ha vinta Nacer Bouhanni dopo un testa a testa sul rettilineo finale con Luka Mezgec, mentre Giacomo Nizzolo ha chiuso poco dietro, al terzo posto davanti a Michael Van Staeyen, Jens Debusschere e Andrea Guardini.
La quinta tappa del Giro di Svizzera, 183.6 km da Ossingen a Büren an der Aare, si conclude in volata e vede la vittoria di Sacha Modolo su Peter Sagan e John Degenkolb. Fuga dopo 5 km di Sander Armée (Loto Belisol), Jaroslaw Marycz (CCC Polsat Polkowice) e Frederik Veuchelen (Wanty-Groupe Gobert). Vantaggio massimo di 4'55" dopo 84 km, vengono ripresi a 10 km dal traguardo, sotto l'impulso dell'Omega Pharma-Quick Step. Ai -5 la Katusha si mette in testa per Kristoff, ma si vede anche la Giant-Shimano di Degenkolb.
Va in porto la fuga nel secondo giorno di Tour de Suisse, tappa da Bellinzona a Sarnen, 181.8 km con le cime più alte della corsa elvetica (il Furkapass a quota 2416 è proprio la più alta), ma troppo lontane dal traguardo. E a vincere è stato Cameron Meyer, regolando in uno sprint a tre Philip Deignan e Lawrence Warbasse. A 14" dai primi un folto gruppo comprendente la maglia gialla Tony Martin è stato regolato per il quarto posto da Peter Sagan su Ben Swift, con Enrico Gasparotto, miglior italiano, al nono posto.